Italia

mercoledì 3 Settembre, 2025

Salta la sentenza per il processo a Ciro Grillo. Il ragazzo morto sotto la metropolitana di Roma era il figlio del giudice

di

Tutto rinviato al 22 settembre. La procura ha chiesto per Grillo e gli altri imputati una pena di nove anni

C’è un dramma nel dramma nel grave lutto all’origine dello slittamento della sentenza del processo a Ciro Grillo, che era prevista per oggi a Tempio Pausania. A morire è stato un ragazzo di soli 22 anni, investito da un convoglio della metropolitana a Roma.

 

Si chiamava Pietro Contu ed è finito sui binari alla fermata San Paolo, lungo la linea B, nella giornata di martedì 2 settembre. Molti romani si sono accorti dell’incidente, dato che la linea è stato a lungo bloccata.  Il 22enne è il figlio di Marco Contu, il presidente della sezione del tribunale di Tempio Pausania che oggi avrebbe dovuto emettere la sentenza nei confronti di Ciro Grillo, figlio del più noto Beppe, e degli altri tre imputati accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese. L’udienza è stata rinviata a causa del lutto che ha colpito il presidente del collegio giudicante. La prossima udienza è stata fissata per il 22 settembre alle 10.30.

 

L’ultima udienza del processo è stata rinviata al 22 settembre.

 

«È una notizia sconvolgente – il commento che è arrivata dall’avvocata di parte civile Giulia Bongiorno -. Abbiamo apprezzato il senso del dovere del presidente, che avrebbe voluto essere comunque presente ma proprio per questo abbiamo detto “no grazie”».

 

Ieri, il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, titolare dell’accusa, ha confermato la richiesta di condanna a 9 anni per ciascuno degli imputati. Nessuno dei giovani era presente in aula, così come erano assenti le due presunte vittime.