Il caso

martedì 30 Aprile, 2024

Riva del Garda, raddoppiano le perdite del Lido Palace

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La sindaca Santi: «Non siamo soddisfatti degli ultimi bilanci, si deve andare in utile»

Aumentano le perdite per l’Hotel Lido Palace di Riva del Garda che passa da una perdita di esercizio nel 2022 pari a 159.684 euro a un negativo di 314.689 euro del bilancio 2023. Cresce in negativo lo stesso ammortamento che passa da un negativo di 917.180 euro a sorpassare il milione (- 1.110.397 euro). «Non siamo soddisfatti degli ultimi due bilanci dell’Hotel Lido Palace – registra la sindaca di Riva Cristina Santi -. L’auspicio è che il 2024 sia l’anno dell’inversione di rotta. Non siamo contenti perché considerando il contesto internazionale e nazionale del 2023 la struttura è in controtendenza rispetto alla media. Questo per noi non è motivo di soddisfazione ma di riflessione e guarderemo attentamente quel che succederà in quest’anno». L’insoddisfazione della prima cittadina va in netto contrasto con quanto espresso nella conferenza stampa seguita all’assemblea dei soci (l’hotel è per il 51% pubblico e per il 49% privato), durante la quale non si sono nascoste le difficoltà economiche che però vengono analizzate in un’ottica di investimento sul medio e lungo periodo. Ossia, almeno per Paolo Signoretti amministratore delegato della gestione della struttura ricettiva di alta classe rivana (coadiuvato dal presidente Giorgio Fassino e dalla consigliera Emanuela Ceschini), si tratta dell’unico modo che nel tempo potrà portare l’hotel a diventare fulcro per una clientela abbiente capace di essere «locomotiva di un cambiamento qualitativo per tutto l’Alto Garda – ha precisato Signoretti -. Ci vuole del tempo, questo è il primo bilancio dopo l’avvio avvenuto nel 2022 della nostra gestione e quegli investimenti fatti stanno cominciando a dare i loro frutti. Siamo consapevoli che questi investimenti nel corso del 2024 daranno ancor più soddisfazione». Significativa la voce del costo del personale che cresce da 2.409.022 euro a 2.705.179 euro. «Per noi il personale è importante perché servono più persone per garantire una crescita qualitativa del servizio. I nostri clienti segnalano una soddisfazione elevata e in crescita e sono disposti a pagare di più, ma vogliono maggiore qualità e servizi». Tutto passerà, nel 2024, anno del 125esimo anniversario della struttura che sarà festeggiato il prossimo 21 giugno, attraverso il concetto si sostenibilità. «Abbiamo applicato questo concetto a tutto ciò che è pertinente l’hotel – continua Signoretti -. Abbiamo investito in risparmio energetico, in produzioni locali, in attenzione al personale con una struttura per ospitare fino a 24 dei nostri dipendenti, alla loro formazione, all’ambiente e allo stesso tempo abbiamo aumentato la qualità». Ne consegue una selezione della clientela che, con il crollo del mercato russo, passato dall’11% al 2% ha intercettato il mercato americano, indiano e brasiliano. La media del costo delle camere è passata da 391 euro nel 2018 ai 527 euro del 2024. «Aumenti che rispondono alla crescita dei servizi – chiosa Signoretti -. Che hanno un costo e che daranno frutto con il giusto tempo». Per Signoretti questo sarebbe già scrutabile dai ricavi che rispetto al 2022 crescono sensibilmente. Si passa dai 6,5 milioni di euro ai 6,9 dell’ultimo bilancio. «Non siamo Milano, non siamo Firenze, siamo sul Garda, qui – analizza Signoretti – non ci sono botteghe per spendere, non c’è un territorio per un certo tipo di clientela. Dobbiamo essere noi bravi a fargli capire il valore di Riva, del territorio dei servizi che offriamo».