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venerdì 22 Marzo, 2024

Pochi bambini, il Comune di Varena vende l’asilo. Diventerà un albergo

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Gli iscritti verranno trasferiti nella scuola dell’infanzia di Daiano. La vecchia struttura sarà destinata a residenziale o utilizzo alberghiero

Dal prossimo autunno la scuola materna di Daiano sospenderà le attività e dirotterà i bambini in quella di Varena. Lo spostamento da una frazione di Ville di Fiemme all’altra è temporaneo, e funzionale al progetto di rifacimento della scuola dell’infanzia di Daiano, un investimento da tre milioni di euro prossimo a partire, che, a lavori conclusi, ospiterà sia i bambini di Daiano che quelli di Varena. Uno dei punti chiavi del consiglio comunale di giovedì 21 marzo è stata la discussione sul futuro dell’edificio della scuola materna di Varena nel momento in cui la fusione con Daiano la renderà superflua. La proposta della giunta, approvata all’unanimità dal consiglio comunale in adozione preliminare, è stata quella di cambiarne destinazione urbanistica e renderla edificabile con due possibili destinazioni: residenziale o alberghiera. Questo aumenterebbe il valore dell’immobile che il Comune potrà in futuro vendere per finanziare ulteriori opere pubbliche. A compensazione di questa nuova area edificabile, ne è stata tolta una in via Alpini, di superficie maggiore, con conseguente risparmio di suolo. Inoltre è stato messo il vincolo di residenza ordinaria in caso di destinazione residenziale. Chi acquista ha cioè l’obbligo di prendere residenza e abitare per almeno 10 anni nel nuovo costruito, misura introdotta per contrastare la «fame» di case di residenti e lavoratori. All’ordine del giorno anche la ratifica della prima variazione di bilancio del biennio 2024-2026. I capitoli più rilevanti riguardano i lavori di manutenzione della strada tra Passo Lavazè e Passo Oclini (50mila euro), la manutenzione straordinaria di strade forestali (15mila euro), le spese per la progettazione di opere pubbliche (130mila euro), la manutenzione straordinaria di immobili comunali (44mila euro). Il consiglio ha discusso e approvato all’unanimità anche altri tre punti: la presa d’atto dell’alienazione dell’ex malga degli alpini, di proprietà del Comune, la cui vendita ha fruttato 45mila euro, che andranno nuovamente a finanziare opere pubbliche; l’autorizzazione a demolire e ricostruire in deroga alle leggi del risanamento conservativo della particella 245 a Carano, che permetterà il recupero di un edifico attualmente troppo instabile per essere solo risanato senza demolizione, e l’autorizzazione all’Hotel Alpino, importante realtà economica del centro, a costruire in deroga alle norme del vigente Prg di Varena. Il progetto prevede la rivisitazione della facciata sud, un ampliamento volumentrico di 400 metri cubi e la chiusura dell’ingresso principale, assieme a quello adiacente della Cassa Rurale, che si affaccia pericolosamente sulla strada principale del paese.