L'operazione
martedì 4 Marzo, 2025
Milano, arrestata per sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga Stefania Nobile. Ai domiciliari la figlia di Wanna Marchi
di Redazione
Oltre alla somministrazione di alimenti e bevande di pregio, Nobile e il suo ex offrivano alla propria clientela sostanze stupefacenti nonché la possibilità di usufruire di prestazioni sessuali rese da escort

I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Milano stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e Davide Lacerenza, suo ex compagno, accusati di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno anche sottoposto a sequestro il noto locale notturno “La Gintoneria” di via Napo Torriani.
Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Milano, è emerso che l’imprenditore milanese Lacerenza, con il concorso della ex compagna Nobile e di un collaboratore, oltre alla somministrazione di alimenti e bevande di pregio, offrisse alla propria clientela sostanze stupefacenti nonché la possibilità di usufruire di prestazioni sessuali rese da escort, acquisendo da tali attività profitti illeciti, riciclati nell’attività commerciale. Le indagini sono partite dall’approfondimento di Segnalazioni per operazioni sospette per l’approfondimento di ipotesi di riciclaggio. Il Nucleo di Polizia economico finanziaria sta sottoponendo a sequestro per equivalente oltre 900mila euro, somma ritenuta provento dell’autoriciclaggio.
l'intervista
Droga in Trentino, Levari: «Il crack è tornato prepotente sul mercato. Le ricadute? Soprattutto nel primo anno dopo la terapia»
di Davide Orsato
Parla la direttrice dell’unità operativa dipendenze: «Nessun calo di episodi clinici negli ultimi anni. Ma sono in aumento di persone trattate»
il caso
Bimba grave dopo aver mangiato formaggio a latte crudo: tre indagati. Tra loro la sindaca di Coredo, Giuliana Cova
di Benedetta Centin
La Procura ha chiuso le indagini su acqua e formaggio contaminati: l'accusa è di lesioni e omissioni di atti d’ufficio e di commercio di sostanze alimentari contraffatte