Crisi Energetica

martedì 8 Novembre, 2022

Levico: bollette quintuplicate, piscina a rischio

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La struttura potrebbe chiudere da gennaio a marzo 2023. E per il Comune solo da luglio a dicembre 300mila euro in più di energia e 200mila per il riscaldamento

Dopo il Covid, la guerra in Ucraina con tutte le sue pesanti ricadute e, per finire, l’emergenza energetica. Anche in Valsugana la crisi feroce si fa sentire e in prima linea ci sono Comuni, associazioni e famiglie. In questo momento difficile gli enti locali fanno scelte drastiche per garantire l’essenziale e tagliare il superfluo. Il Comune di Levico Terme ha quantificato i maggiori costi da luglio a dicembre del 2022 ed è un salasso pesante per le casse dell’ente locale. L’aumento per l’energia ammonta a circa 300 mila euro rispetto all’anno precedente più altri 200 mila euro per la gestione calore. Complessivamente il Comune di Levico spenderà 500 mila euro in più nel 2022, somme coperte da un avanzo di amministrazione non vincolato. L’ente non ha dirottato i fondi destinati ai ristori sociali, anche se l’impatto del caro energia si riflette sulla solidarietà in quanto anche le circa 70 associazioni della cittadina termale si trovano ad affrontare questa crisi senza precedenti. Tra le più danneggiate dal caro bollette ci sono le associazioni sportive, che erogano veri servizi sociali. Lo sport è infatti una «medicina» necessaria, specie dopo l’isolamento da pandemia, per giovani e anziani: farne a meno sarebbe un sacrificio troppo pesante. Daniele Armelao, che gestisce la piscina di Levico, è molto allarmato per le spese delle utenze: «La situazione è disastrosa, servono aiuti concreti e immediati visto che i costi, aumentati di diverse centinaia di migliaia di euro, non ci permettono di andare avanti. Se le uscite continueranno a superare le entrate, abbasseremo la saracinesca intanto per tre mesi, da gennaio a marzo. Il bilancio 2020/21 si è chiuso in perdita e continuare così è impossibile. Abbiamo già modificato gli orari della piscina mantenendo l’apertura alle 6 del mattino solo il martedì e il giovedì con la chiusura alle 21.30. Abbiamo anche iniziato le attività di basket, baseball e la pre-sciistica, servizi aggiuntivi importanti per i nostri utenti, ma andremo avanti se tutto sarà sostenibile. Stiamo investendo nel fotovoltaico per permettere di avere nella struttura di Levico 100 kw e quindi in futuro dovrebbe andare meglio. Il problema è adesso. Le bollette si sono quintuplicate: ad agosto dai 3 mila euro siamo passati a 17 mila e in inverno andrà peggio. Siccome siamo partner dell’amministrazione comunale, decideremo insieme le linee guida e se chiudere per tre mesi». Sin qui il grido d’allarme lanciato da Armelao sui costi ormai alle stelle di energia elettrica e gas che potrebbero spingere altre associazioni e realtà sociali o sportive attive a Levico a chiudere, mettendo così a rischio la tenuta del tessuto sociale del paese. L’amministrazione comunale non ha fatto mancare il contributo annuo alle associazioni, un rimborso che «ammortizza» il caro bollette. Da rilevare che il Comune di Levico ha sempre concesso una sede a tutte le associazioni tranne nel periodo della pandemia, con i locali utilizzati dalle scuole. Va aggiunto che in questi due anni di emergenza sanitaria il Comune ha esentato le associazioni dal pagamento della quota della sede sociale fino a marzo 2022.