La rubrica
martedì 24 Giugno, 2025
L’amore tossico (anche) in adolescenza, attenzione ai segnali: «“Dove sei?”, “Con chi sei?”, “Perché non mi hai risposto subito?” Questo è controllo»
di Stefania Santoni
La nuova puntata di «PsicoT» con Maria Rostagno. «Un altro segnale è l’isolamento. Se il tuo partner inizia a dirti che i tuoi amici non ti capiscono, che è meglio stare sempre e solo voi due, che gli altri ti influenzano negativamente… fai attenzione»

Cari ragazzi, care ragazze, in questa puntata di «PsicoT» parliamo di relazioni amorose che feriscono invece di nutrire, che confondono invece di far crescere. Lo facciamo con la psicologa Maria Rostagno, per capire insieme cosa rende un amore tossico, quali segnali imparare a riconoscere e, soprattutto, come trovare la forza per allontanarsene e ricominciare da sé.
Maria, quali sono i segnali più comuni, ma spesso sottovalutati, che possono indicare l’inizio di una relazione tossica in adolescenza?
«Quando si comincia una relazione, soprattutto da adolescenti, è normale lasciarsi trasportare dall’entusiasmo. Ma proprio per questo a volte non ci accorgiamo che certi comportamenti, che sembrano gesti d’amore, in realtà non lo sono. Anzi, possono essere i primi segnali di qualcosa che non fa bene. Per esempio, il controllo può sembrare all’inizio una forma di attenzione: “Dove sei?”, “Con chi sei?”, “Perché non mi hai risposto subito?”. Ma se queste domande diventano costanti, se ti fa sentire in colpa o si arrabbia quando non sei disponibile, allora non è più cura: è controllo. Un altro segnale è l’isolamento. Se il tuo partner inizia a dirti che i tuoi amici non ti capiscono, che è meglio stare sempre e solo voi due, che gli altri ti influenzano negativamente… fai attenzione. Potresti ritrovarti, piano piano, sempre più sola o solo, senza accorgertene. Anche la gelosia eccessiva viene spesso vista come una prova d’amore. Ma se ti fa scenate quando parli con qualcuno, se ti accusa di flirtare solo perché sei gentile o ti chiede di cambiare modo di vestire, non è gelosia sana: è possessività. Infine, fai attenzione ai ricatti emotivi. Frasi come “Se mi lasci mi rovini la vita” o “Se non fai questo vuol dire che non mi ami davvero” ti mettono sotto pressione e ti fanno sentire responsabile della felicità dell’altro. Ma l’amore vero non mette mai in trappola».
In che modo l’idea romantica del «tutto o niente» può diventare pericolosa nei legami affettivi tra adolescenti?
«Spesso film, canzoni e serie tv ci raccontano che l’amore vero è quello dove due persone non possono vivere l’una senza l’altra. Sembra romantico, ma questa idea può diventare davvero pericolosa. Pensare che “se mi ama deve pensare solo a me” oppure dire frasi come “Tu sei tutto quello che ho” può sembrare dolce, ma in realtà nasconde un rischio: quello di perdere se stessi. Quando inizi a mettere da parte le tue passioni, gli amici, le cose che ti fanno stare bene solo per stare sempre con quella persona, allora non è più amore: è dipendenza. Se la tua felicità dipende solo dall’altra persona, rischi di avere paura di perderla a ogni costo, anche quando ti fa stare male. In questi casi è facile cominciare a giustificare tutto, anche i comportamenti sbagliati. Ti dici: “Lo fa perché mi ama troppo”, invece di vedere che magari ti sta mancando di rispetto, o peggio. Un amore sano ti fa crescere, non ti spegne. Ti fa sentire libero, non in gabbia. L’amore non è “tutto o niente”: c’è spazio anche per te, per la tua voce, per i tuoi sogni».
Che ruolo giocano l’autostima e l’identità in costruzione nella vulnerabilità verso dinamiche di dipendenza emotiva?
«Durante l’adolescenza stai ancora capendo chi sei, e spesso cerchi conferme fuori da te. Se hai poca autostima, puoi pensare di meritarti poco e accettare comportamenti sbagliati pur di sentirti amato/a. Quando non hai ancora una tua identità solida, è facile perdersi nell’altro e diventare “la ragazza di” o “il ragazzo di”, dimenticando chi sei davvero. Per proteggerti, continua a fare le cose che ti piacciono, tieni vicini gli amici e ricordati che non devi cambiare per essere amato/a».
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