Viabilità

mercoledì 8 Novembre, 2023

Folgaria, ordinanza di chiusura fino al 20 novembre. Ma è solo l’inizio

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Alle 9.30 il vertice con il presidente Fugatti. Pressing anche dai comuni del Vicentino. Ma il lavori si prospettano lunghi e complessi

Due settimane di chiusura «tecnica», poi si vedrà. La statale 350, quella che collega Calliano al confine con il Veneto, attraversando Folgaria, resterà chiuso, proprio in prossimità con la provincia di Vicenza almeno fino al 20 novembre. Lo stabilisce un’ordinanza della Provincia, ma — a conferma delle voci circolate già ieri — si tratta di un termine «ottimista»: con tutta probabilità, infatti, la strada rimarrà chiusa almeno fino all’8 dicembre, dunque per più di un mese. Solo oggi si potrà sapere qualcosa di più: previsto alle 9.30 un sopralluogo con il presidente Maurizio Fugatti, analogamente a quanto avvenuto, ieri, all’interno della galleria Dom della val di Ledro. Quel che è certo è che i lavori saranno impattanti: non c’è, infatti, solo da rimuovere trecento metri cubi di roccia, ma anche da rifare il manto stradale e mettere in sicurezza i tornanti. «Non basta una ruspa — taglia corto il sindaco di Folgaria Michael Rech — ci vuole un cantiere con gli operai, con tutto quello che ne segue». Il caso ha voluto che la frana caduta nella notte tra sabato e domenica fosse tutto in territorio trentino, anche se per pochi metri. Ma le ripercussioni si sentono anche nei comuni limitrofi del Veneto. Non c’è solo Lastebasse, in particolare la località Busatti, scollegata con le vicine frazioni di Folgaria (Buse, Nosellari) ma anche Tonezza del Cimone, preoccupata per l’aumento di traffico, visto la deviazione obbligata sulla piccola strada che attraversa il territorio comunale. Insomma, la richiesta a «fare presto» è trasversale.
C’è, inoltre, un’incognita che grava sui lavori: quella del maltempo. Dopo la pioggia (e la neve, a quote alte) di ieri, è prevista una tregua, ma non è detto che duri. Del resto, il Trentino, come gran parte del resto del Nord Italia, è stato colpito dalla seconda metà di ottobre da diverse ondate di maltempo. Proprio ieri, Meteotrentino ha pubblicato il bollettino mensile, relativo al mese d’ottobre. Poche le sorprese: tanto caldo (soprattutto nella prima metà) ma anche tanta pioggia. A colpire, ancora una volta, è la temperatura media, superiore di 3,5 gradi alla media mensile. Si tratta di un valore eccezionale, che rende ottobre molto più simile a un settembre (o fine agosto) che alla normalità climatica dello stesso mese fino a qualche anno fa. La temperatura media è stata di 16,2 gradi, seconda solo a quella del 2022, che registrò un decimo di grado in più. Non solo, si sono sono registrati 8 giorni «estivi», ovvero giornate in cui la temperatura massima giornaliera è stata superiore ai 25 gradi. In questo caso, nella serie storica non si è mai registrato un valore più alto (il precedente record era nel 1942 con 7 giorni). Per quanto riguarda la pioggia, a Trento Laste, si è registrata una precipitazione cumulata pari a 210,8 millimetri, tutta concentrata nella seconda parte del mese: in media in ottobre il valore cumulato è pari a 107,7 millimetri .A partire dagli anni 2000 è il terzo valore più alto registrato in ottobre (nel 2000 si erano registrati 268,2 millimetri, mentre nel 2018 il quantitativo è stato di 240,4 millimetri). Dati che non includono la pioggia abbondante caduta nella prima settimana di novembre, all’origine delle diverse frane avvenute nel territorio trentino.