L'inchiesta

lunedì 9 Giugno, 2025

Emergenza casa, l’affitto in Trentino si divora il reddito: due terzi dello stipendio medio per il canone

di

Il mercato a Trento, Riva e Arco: 900 euro per un alloggio di 70 metri quadri. Alto Garda, l’agente immobiliare Matteotti: «I proprietari affittano sempre di più ai turisti. Ora 10 contratti ordinari l’anno, nel 2018 erano 24»

Tolto il canone di locazione, tolte le spese per vivere, non ci resta che piangere… A Trento, Riva del Garda e Arco, ma anche in altre località turistiche del Trentino, i prezzi delle case in affitto hanno raggiunto cifre da capogiro, specialmente per le famiglie monoreddito. Il canone mensile di un appartamento di 70 metri quadrati arriva a divorare due terzi di uno stipendio.
I dati del capoluogo
Secondo i dati del portale Immobiliare.it, nel capoluogo il valore medio dell’affitto si attesta a 12,95 euro a metro quadrato. Le quotazioni sono aumentate del 10% rispetto allo scorso anno. In pratica per vivere in un alloggio di 70 metri quadrati ci vogliono 900 euro al mese.
Quanto incide sullo stipendio? Stando alle dichiarazioni fiscali pubblicate dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), in città il reddito lordo medio da lavoro dipendente ammonta a poco più di 25mila euro l’anno, circa 2mila euro al mese. Quindi lo stipendio netto di un lavoratore di Trento si aggira sui 1.460 euro.
Un single, una coppia o una famiglia monoreddito che volesse cercare una casa in affitto, dunque, deve mettere in conto che il 62% del reddito sarà mangiato dal canone di locazione. Tolto l’affitto, restano 560 euro per tutte le altre spese.
Il mercato nell’Alto Garda
La situazione non è troppo diversa nei due centri dell’Alto Garda. Su Immobiliare.it si registrano valori leggermente inferiori rispetto al capoluogo: 12,53 euro a metro quadrato a Riva e 12,27 euro ad Arco. Va detto che, al contrario di Trento, sono presenti molti meno annunci di case in affitto sul portale online preso in considerazione. I dati, però, sono confermati dalle agenzie immobiliari della zona. «Per un appartamento di 70 metri quadrati, con due camere, il prezzo dell’affitto si aggira tra i 900 e i 1.000 euro a Riva del Garda e tra i 750 e i 900 euro ad Arco, in base alle condizioni e alle pertinenze dell’immobile», riferisce Claudio Matteotti, titolare dell’agenzia Mc House group di Arco e consigliere regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).
Questo significa che a Riva il canone di locazione incide per il 67% sul reddito di un lavoratore, visto che lo stipendio medio è di 1.340 euro. Ad Arco – dove il salario medio si attesta a 1.350 euro – il peso dell’affitto raggiunge una percentuale del 62%.
«Boom di affitti brevi»
«In questo momento — sostiene Matteotti — i proprietari sono poco tutelati: questa è la principale problematica. Preferiscono destinare i propri alloggi agli affitti brevi turistici per avere un incasso più sicuro, soprattutto, e più elevato (anche se non è del tutto vero). Di conseguenza si riduce la disponibilità di affitti ordinari sul mercato e i prezzi aumentano». Lo stesso discorso vale su Trento, dove c’è anche l’impatto degli alloggi destinati agli studenti universitari. «Prima del Covid — prosegue l’agente immobiliare di Arco — riuscivamo ad affittare un paio di appartamenti al mese, oggi, invece, ci fermiamo a 10 contratti ordinari all’anno».
Intanto, però, sono state previste misure a favore dei proprietari. «Dal 27 maggio, a livello nazionale, è stato introdotto un nuovo reato di occupazione abusiva di immobili altrui, che permette alle forze dell’ordine di muoversi con sfratto immediato, garantendo maggiore sicurezza al proprietario. Inoltre — conclude Matteotti — sul nostro territorio dal 2023 sono state siglate nuove convenzioni sul canone concordato, che permette al proprietario di avere agevolazioni fiscali consistenti».