Isera

domenica 17 Marzo, 2024

Dopo il blitz di «Fleximan» l’autovelox del Mossano sarà ripristinato. Con tanto di telecamera

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Il comune mette l'acceleratore: il dispositivo di sorveglianza era già previsto prima dell'azione

Sforzo inutile, quello del Fleximan nostrano che ha tagliato di netto il palo a sostegno dell’autovelox al Mossano: sarà sistemato nel più breve tempo possibile. Sui social intanto impazza il dibattito tra chi esulta per l’azione vandalica contro un oggetto piazzato «solo per fare cassa sulle spalle di cittadini che vanno a lavorare» e chi invece sottolinea la gravità di quell’atto.

Al di là di quello che si possa pensare, togliere di mezzo quell’autovelox come gli altri segnali stradali è assai pericoloso, oltre che perseguibile dalle forze dell’ordine, perché fa venire meno delle regole poste per la sicurezza di chi transita su quelle strade. In particolare, la zona del Mossano è tristemente nota per numerosi incidenti mortali accaduti nel passato e quasi sempre dovuti all’eccesso di velocità.

La strada, infatti, ha una conformazione particolare e in alcuni tratti invita a schiacciare l’acceleratore. L’amministrazione comunale, per garantire ulteriore sicurezza, ha chiesto e ottenuto dal Commissariato del governo l’autorizzazione a piazzare un sistema di rilevazione della velocità proprio come strumento di «imposizione»: o si va piano o scatta la multa. Il limite dei 70 a molti sembra eccessivamente penalizzante soprattutto nella zona dove è stato installato l’autovelox. Forse serve un po’ di tempo per abituarsi ad andarci piano col gas. Da qualche giorno è attivo un altro strumento simile a quello di Isera, attivo 24 ore al giorno su entrambi i sensi di marcia: si trova a Marco, sulla statale 12 all’altezza dei laghetti. Qui però la realtà è un po’ diversa: in quel tratto c’è il limite dei 90 all’ora e si trova tra una curva e una rotatoria. Difficile dunque spingere in modo eccessivo. Anche qui un po’ di multe sono già state registrate, ma le velocità rispetto al Mossano sono risultate più basse.

L’azione vandalica, probabilmente dettata da esasperazione da multe ricevute o forse da smania di emulazione per episodi simili successi in giro per l’Italia, sarà dunque vanificata dal riposizionamento del palo con la strumentazione e dalla telecamera che terrà d’occhio la situazione. Nel frattempo la polizia locale proseguirà con le sue indagini per riuscire a dare un volto all’autore del fatto.