Il caso

lunedì 9 Giugno, 2025

«Dammi cinquanta euro e farai il bidello in Trentino»

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La bizzarra proposta che circola via social da parte di un soggetto che «millanta» conoscenze politiche

Si presenta come una sorta di procacciatore. Il suo settore è quello dei collaboratori scolastici (ex bidelli). Si vanta di partecipare a «incontri importanti e segreti con alcune persone importanti nelle scuole». Chi si affida a lui ha un posto assicurato da supplente negli istituti trentini, o almeno così dice: «So dove mandare le persone». Millanta pure di avere contatti con «il dottor Fugatti». Millanta appunto. «Non ne so assolutamente nulla», fa sapere il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, totalmente estraneo.

 

Da qualche giorno, però, il nome del procacciatore gira – e tanto – tra le chat scolastiche. Noi ci siamo finti interessati e siamo entrati in contatto con lui. In un audio WhatsApp, rimbalzato tra le chat dei collaboratori scolastici, l’uomo assicura che «al 99% si farà la domanda della Mad perché in questo incontro segreto — racconta rivolgendosi a un’altra persona — il dottor Fugatti ha espresso la volontà di far rifare la messa a disposizione per i bidelli perché manca personale». Per Mad si intende appunto «messa a disposizione»: è lo strumento attraverso il quale ci si candida per ricoprire un incarico di supplenza. In Trentino la Provincia ha predisposto un apposito sistema informatizzato per inviare le domande di messa a disposizione (Mad). Le persone entrano sul portale Vivoscuola con lo Spid, compilano la domanda e la inviano. Senza alcun costo. «Nonostante il “concorsino” — prosegue il procacciatore scolastico — ci sono molte scuole che mi sono state date. So dove mandare le persone. Tu — dice all’altro — sai già come lavoro io. Se hai ragazzi interessati gira il mio numero e fammi mandare messaggi WhatsApp, che poi ricontatto immediatamente.  Metti subito in giro la voce al Sud».

 

Chiunque, infatti, può fare domanda. «Se hai qualcuno — conclude — fammi contattare, perché da come mi ha detto il dottor Fugatti faranno sicuramente la domanda».Noi, allora, lo abbiamo contattato, provando a vedere come funziona questo «mercato» delle supplenze da collaboratore scolastico. Per prima cosa, l’uomo si assicura che abbiamo tutti i requisiti per presentare la candidatura: Spid, diploma, eventuale qualifica triennale e competenza informatica. Una volta accertati i requisiti, l’uomo ci informa sulle tempistiche della procedura delle Mad: «È una cosa che faranno a brevissimo giro. Il costo — aggiunge — è di 50 euro». Un piccolo «contributo», lo definisce così. «Queste sono le informazioni, ti ricontatto», si chiude così la conversazione WhatsApp. Cinquanta euro, dunque, e hai il posto assicurato.Un’intermediazione che risulta sospetta ai sindacati, che stanno invitando a «non dare ascolto» a queste persone.

 

Ma se da poco è stato fatto il concorso, tra l’altro con 296 collaboratori scolastici promossi su 297 posti, perché si dovrebbe avviare la procedura delle Mad? Effettivamente si potrebbe riaprire il click day, anche se al momento non c’è nulla di certo. Nei giorni scorsi, a seguito di un incontro del Dipartimento istruzione con i dirigenti scolastici, i sindacati hanno scritto a Via Gilli perché «stanno circolando informazioni svariate e non ufficiali: ci è stato riferito che i numeri delle possibili assunzioni a tempo indeterminato dei collaboratori scolastici potrebbero quantificarsi in 100 unità». Anziché in 296. Nella sua risposta, il Dipartimento ha invitato i sindacati ad attendere la definizione delle dotazione organiche. Intanto il mercato delle supplenze è già partito.