L'iniziativa
giovedì 7 Novembre, 2024
Corteo per la pace, il Trentino torna in piazza sabato 9 novembre
di Tommaso Di Giannantonio
A Rovereto il corteo provinciale. Niente simboli e bandiere. Invitati tutti i sindaci

Una manifestazione provinciale per il cessate il fuoco. Sabato mattina (ore 11), in piazza Malfatti a Rovereto, i trentini scenderanno in strada per «abbattere il muro delle guerre». L’iniziativa è promossa dal Forum trentino per la pace insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, il Centro pace ecologia e diritti di Rovereto e Anpi Rovereto-Vallagarina. «L’invito è stato rivolto anche a tutti i sindaci del Trentino», dice Antonio Trombetta, presidente del Forum.
Durante la manifestazione ci saranno alcuni interventi da parte delle organizzazioni promotrici, testimonianze e un flashmob, al suonare della sirena cittadina. Sarà un sit-in senza bandiere e loghi di partito, ma «solo bandiere per la pace e la nonviolenza». «Abbiamo fatto questa precisa richiesta perché vogliamo che la piazza sia la più inclusiva possibile», spiega Trombetta.
La data della manifestazione non è casuale. Il ritrovo provinciale cade nella giornata del trentacinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. In particolare «l’iniziativa nasce in seguito alla manifestazione nazionale del 26 ottobre scorso a Milano, dove abbiamo portato 180 persone dal Trentino — dice Trombetta — Negli incontri organizzativi era emerso un bisogno di pace e così abbiamo deciso di organizzare una manifestazione anche in Trentino».
Un bisogno di pace che è diventato più forte a un anno dalla reazione di Israele all’attacco di Hamas (7 ottobre 2023), e a più di due anni dalla l’invasione della Russia in Ucraina (24 febbraio 2022). «Ma non vogliamo concentrare l’attenzione solo ed esclusivamente su queste due guerre — precisa il presidente del Forum per la pace — Attualmente nel mondo ci sono una quarantina di guerre. Vogliamo cercare di allargare lo sguardo e parlare di politiche per la pace». L’obiettivo è quello di «creare un contesto pubblico di piazza e poi cogliere questo slancio per organizzare una serie di appuntamenti sul territorio per sensibilizzare la popolazione».
Al sit-in sono stati invitati anche i sindaci. «Abbiamo fatto un invito ufficiale da parte del Forum co-firmato dalla sindaca di Rovereto e dal sindaco di Borgo Valsugana, i due rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali all’interno del Forum — spiega Trombetta — Abbiamo deciso di invitarli perché i sindaci rappresentano le città e le microcomunità. Oggi le guerre non sono più lontane da casa, ma vengono combattute nelle città. E i Comuni sono i primi enti pubblici in cui si vede l’efficacia delle politiche: partire dai sindaci, quindi, significa partire dalle azioni concrete. Per il momento la risposta è positiva». Un altro invito è stato rivolto al Tavolo locale delle appartenenze religiose. «Parlerà solo un rappresentante del Tavolo, proprio per dare spazio alla pluralità delle 13 religioni».
All’iniziativa hanno aderito anche diverse organizzazioni: Acli Rovereto, Circolo Arci Ugo Winkler Brentonico, Associazione 46° parallelo-Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, Associazione Tremembé e Quilombo Trentino.
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