Ambiente

mercoledì 28 Dicembre, 2022

Cmf Trento, il protocollo LCA green abbatte del 36% l’impatto ambientale delle pulizie ospedaliere

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Stimate riduzioni di anidride carbonica di 0,168Kg per metro quadro/annuo rispetto ai tradizionali metodi

Una riduzione fino al 36% dell’impatto ambientale delle pulizie in ambito ospedaliero. È questo il traguardo raggiunto grazie al nuovo protocollo LCA green testato dal Cmf, il consorzio stabile con sede a Trento, partecipato da imprese del facility management e attuale fornitore dei servizi di pulizia e sanificazione nelle strutture dell’APSS di Trento. Il protocollo è stato realizzato grazie alla collaborazione con il laboratorio di microbiologia del Dipartimento di scienze chimiche, farmaceutiche ed agrarie dell’università di Ferrara.

Il consorzio, oltre ad essere attivo direttamente nel settore del facility management, svolge il ruolo di «competence center» per le imprese socie, sviluppando soluzioni e servizi innovativi sia dal punto di vista della sostenibilità, che della transizione digitale attraverso collaborazioni con primari centri di ricerca in provincia di Trento.

Il nuovo protocollo, oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Sustainability, è stato testato ponendo a confronto nuove modalità di erogazione del servizio di pulizie in ambito ospedaliero in conformità ai nuovi Criteri Ambientali Minimi nelle diverse aree caratterizzate da rischio di contaminazione (dagli ambulatori medici, alle camere di degenza, passando per i bagni e per le aree comuni) rispetto alle modalità tradizionali, con l’obiettivo di compararne gli impatti ambientali, nel pieno rispetto degli standard di sanificazione e disinfezione richiesti nelle strutture sanitarie. In particolare, il protocollo LCA Green ha testato una serie di soluzioni a minore impatto ambientale che vanno dalle concentrazioni di detergenti Ecolabel e disinfettanti PMC, alle attrezzature (ad esempio attraverso l’utilizzo di panni con ridotto e certificato impatto ambientale), ai lavaggi dei materiali da ricondizionare, fino ai modelli di lavasciuga impiegati.

Lo studio, alla luce dell’analisi microbiologica comparativa effettuata dall’Università di Ferrara, ha quindi dimostrato il plusvalore ambientale del nuovo protocollo LCA Green, ovvero la sua capacità di garantire il rispetto totale degli standard di sanificazione e disinfezione necessari nelle strutture sanitarie, riducendo, allo stesso tempo, l’impronta ecologica abbinata alle nuove tecniche testate.

Grazie al nuovo protocollo green, infatti, il costo ambientale per la pulizia di 1 metro quadrato di superficie ospedaliera risulta pari a 0,300 kg di CO2 in un anno, mentre per pulire la stessa superficie con le tecniche tradizionali si genererebbero 0,468 kg di CO2, determinando quindi una riduzione di 0,168 kg di CO2 equivalente per ogni metro quadro di superficie pulita ogni anno del nuovo protocollo LCA Green rispetto al protocollo tradizionale.

Michele Codoni, Direttore Sales & Process Design del Consorzio Stabile CMF, ha commentato: «La nostra vocazione è fornire alle imprese socie soluzioni all’avanguardia, capaci di anticipare i bisogni dei clienti ed uno dei bisogni fondamentali oggi è proprio quello di garantire servizi più efficaci e, al contempo, più sostenibili rispetto al passato. Questo nuovo protocollo, che ci rende particolarmente orgogliosi, va, quindi, in questa direzione. CMF rappresenta, del resto, il laboratorio dove l’innovazione del Gruppo Rekeep e delle altre imprese socie prende forma, grazie anche al terreno fertile che troviamo in provincia di Trento, un’area in cui l’attenzione alla sostenibilità è altissima, così come l’eccellenza nell’ambito della ricerca».