Grandi carnivori

martedì 2 Settembre, 2025

Cinghiali, i cacciatori trentini: «Nel 2024 solo 479 abbattimenti, la specie è in calo»

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Nella prossima stagione venatoria si potranno abbattere oltre quattromila cervi e quasi seimila caprioli

Oltre quattromila uscite (dato che tiene conto dei cacciatori impegnati individualmente in missione) e 479 cinghiali abbattuti in un anno. Le cifre, comunicate dall’associazione cacciatori trentini, restituiscono la dimensione della presenza della specie sul territorio.  Che, per il terzo anno di fila registra un calo, dopo il picco di quasi mille abbattimenti (969, per la precisione) avvenuto nel 2020, mentre nel 2025, a settembre, sono solo 242 i cinghiali abbattuti. Si tratta del numero di abbattimenti più basso dal 2018.

 

Il dato è stato comunicato all’avvio della stagione venatoria, assieme alle assegnazioni per il 2025. I cacciatori potranno abbattere 4328 cervi (su una stima di popolazione di 12.400), 5.856 caprioli (su 32 mila capi presenti), 3.662 camosci (su circa 30.100 capi presenti) e 159 mufloni (presenti 390 esemplari).

 

La questione cinghiali, intanto, è tornata in consiglio provinciale dopo un interrogazione a firma Eleonora Angeli (lista Fugatti Presidente), che chiede com’è variata la situazione (incidenza PSA, ossida peste suina africana,  danni ed estensione)  dall’adozione del «piano cinghiale». Angeli, inoltre, cheiede alla giunta se ci sia l’intenzione di intervenire con nuove azioni straordinarie di gestione della popolazione selvatica».