salute

martedì 14 Ottobre, 2025

Caso importato di Dengue a Pergine Valsugana: avviata la profilassi. Domani alle 9 prevista la disinfestazione

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Un residente ha manifestato i sintomi al rientro da un viaggio all’estero. La zona d’intervento comprende parte di via Regensburger, parte di via Marconi, via Costalta, via Cima Tosa, via Marmolada, via Pasubio, via Paradiso e parte di via Dolomiti
È stato segnalato a Pergine Valsugana un caso di Dengue importato, relativo ad un residente che ha manifestato i sintomi al rientro da un viaggio all’estero. Domani mattina a partire dalle 9 circa sarà quindi effettuato un trattamento di disinfestazione contro le zanzare. La zona d’intervento comprende parte di via Regensburger, parte di via Marconi, via Costalta, via Cima Tosa, via Marmolada, via Pasubio, via Paradiso e parte di via Dolomiti.

Le operazioni di disinfestazione avverranno solamente nelle aree dove è strettamente necessario (giardini e parchi pubblici e privati). L’intervento prevede l’utilizzo di prodotti contro le zanzare, ad azione insetticida; i prodotti utilizzati non rappresentano un rischio per le persone e per gli animali da affezione. È comunque raccomandabile, a titolo precauzionale, chiudere le finestre durante l’intervento effettuato nelle vicinanze della propria abitazione ed evitare l’ingresso di persone ed animali subito dopo il trattamento e per un periodo di circa 5-6 ore dallo stesso.

La collaborazione della cittadinanza è fondamentale anche nella prevenzione: si invita a ridurre i ristagni d’acqua nelle aree private (sottovasi, vasche, fontane, bidoni, grondaie), ricorrendo all’uso di prodotti larvicidi da applicare una volta a settimana per circa tre settimane.

La Dengue è una malattia infettiva simile all’influenza, trasmessa solo dalla puntura di zanzara. Non si trasmette mai da persona a persona e, nella maggior parte dei casi, ha un decorso benigno con febbre e dolori muscolari che si risolvono nell’arco di circa una settimana tramite terapie sintomatiche. La malattia è pressoché assente in Italia e nel Trentino, tuttavia è molto frequente in alcune aree del pianeta, per cui non è raro il riscontro di persone che contraggono la malattia nei paesi delle aree a rischio e che sviluppano i sintomi al rientro dal loro viaggio.

In questi casi, il rischio di diffusione della malattia tramite le zanzare presenti sul nostro territorio (soprattutto la zanzara tigre) è remoto, ma non può essere escluso. Pertanto, il Ministero della salute, in presenza di un caso di importazione, ha previsto alcune azioni cautelative, tra cui gli interventi per limitare la diffusione di vettori (zanzare) dall’area ove risiede la persona colpita, da mettere in atto per prevenire l’insorgenza dei cosiddetti casi «secondari».