Sanità
domenica 12 Ottobre, 2025
Borgo, Nursing up denuncia una nuova aggressione nel reparto psichiatrico: «Tre operatori con morsi, graffi e traumi»
di Redazione
Il coordinatore provinciale Hoffer: «Ennesimo episodio, serve un maggiore presidio»
Il sindacato Nursing up denuncia «l’ennesima aggressione nei confronti dei nostri operatori sanitari» all’interno del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Borgo Valsugana. L’episodio si sarebbe verificato nella serata di ieri, attorno alle 20.30.
«Il fenomeno delle violenze è in continua ascesa, il personale è esausto, e mensilmente al nostro sindacato giungono continue segnalazioni di nuove aggressioni, che oltre a danni fisici procurano al personale interessato problematiche psicologiche e di stress lavoro-correlato – spiega in una nota Cesare Hoffer, coordinatore provinciale di Nursing up – Nel caso specifico il personale dell’Spdc (Servizio psichiatrico diagnosi e cura) di Borgo, due infermieri ed un Oss, sono dovuti ricorrere alle cure in Pronto soccorso, per morsi, traumi e graffi, con prognosi e conseguente assenza dal servizio nei prossimi giorni». Secondo il sindacato il personale si trova ad operare «costantemente in carenza di organico, sempre in prima linea e senza tutele».
Nursing up torna quindi a chiedere all’Azienda sanitaria trentina l’adozione di alcune azioni che garantirebbero una maggiore sicurezza «in reparti particolarmente esposti al rischio aggressioni come Pronti Soccorso e Spdc». «In particolare – aggiunge Hoffer – crediamo sia giunto il momento di implementare la presenza di personale assistenziale e di garantire un efficace coordinamento con le forze di polizia, attivando un servizio di vigilantes che stazionano esclusivamente in alcuni reparti (Pronto soccorso e Spdc), utile sarebbe una presenza degli stessi continuativa nelle 24 ore, in particolare negli Spdc con maggiori rischi, fondamentale implementare il supporto psicologico a favore dei dipendenti. Una periferia come Borgo – conclude – è abbandonata a se stessa, pur avendo un numero di posti letto superiore a Trento».
La ricerca
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