L'iniziativa
martedì 26 Agosto, 2025
Bike Lane, lanciata la campagna di sensibilizzazione in Trentino: «Un segnale di rispetto reciproco»
di Redazione
Gli spot realizzati con il campione del mondo Maurizio Fondriest e i giovani ciclisti Irene Campostrini e Mirko Valentini. Fugatti: «Non sono né ciclabili né restringimenti di viabilità»

Al via oggi la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Provincia di Trento sulle Bike Lane, le corsie riservate ai ciclisti al bordo delle careggiate stradali. Un’iniziativa fortemente voluta in seguito al tragico incidente mortale di Sara Piffer e su cui si era espressa favorevolmente anche la Fiab.
L’obiettivo è quello di riuscire, tramite la campagna, a promuovere una mobilità più sicura e «inclusiva», che tenga in considerazione sia autisti che ciclisti: «La Bike Lane non è una pista ciclabile e non rappresenta un restringimento di carreggiata – ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti durante la presentazione – Si tratta di una corsia segnalata sulla strada, che funge da deterrente e invita automobilisti e ciclisti a una maggiore attenzione reciproca. Le auto possono quindi percorrerla liberamente quando non ci sono ciclisti, mantenendo però sempre prudenza e rispetto per chi pedala. Sono un segnale di rispetto reciproco. E per una terra come il Trentino, che ha fatto dello sport e della mobilità sostenibile un valore identitario, significa investire sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sicurezza dei nostri giovani».
In totale per l’iniziative sono stati realizzati sei spot video, che vedono protagonisti il campione del mondo trentino Maurizio Fondriest e i giovani ciclisti Irene Campostrini e Mirko Valentini: «Da ciclista e da sportivo credo molto in questo progetto – ha sottolineatoFondriest – la bike lane non restringe la carreggiata, ma amplia la cultura della sicurezza. Con Irene e Mirko abbiamo voluto parlare in modo diretto e leggero ai giovani, perché rispettare le regole è il primo passo per vivere lo sport e la strada con responsabilità. È un messaggio che vale per chi pedala e per chi guida».
La Provincia sta inoltre monitorando l’efficacia delle Bike Lane già esistenti nell’ottica di estenderle eventualmente anche ad altre salite presenti in Trentino: «Su questo aspetto – ha precisato Fugatti – serve anche la sensibilità degli amministratori locali. Per questo abbiamo già presentato il progetto al Cal, perché le amministrazioni locali devono sentirsi coinvolte». In totale sono già stati creati a luglio 30 chilometri di corsia ciclabile divisi lungo la SP 64 e la SS 43 e la SS 612 della Val di Cembra.