L'affondo

mercoledì 20 Settembre, 2023

Baselga di Piné, Colombini (Ice Rink) duro: «Alghe nel lago, una vergogna»

di

Il presidente dell’Ice Rink, operatore turistico, attacca: «Altro che indennizzi a chi coltiva fragole, pensiamo a risarcire chi fa turismo»

La popolazione di Piné sembra si sia svegliata come quando nel Medioevo – ricorda Enrico Colombini, operatore turistico, già presidente dell’Apt, e attuale presidente dell’Ice Rink Piné – si rivoltò al terribile sovrano del pinetano. «Infatti, la raccolta firme contro la servitù dei pompaggi è partita alla grande». Sono già 1.200 le firme raccolte in due sabati.
La petizione, per denunciare la grave situazione del Lago di Serraia e sollecitare la sospensione dei pompaggi avviata dieci giorni fa, è un’iniziativa importante, opportuna e tempestiva, osservano tutti i presenti al punto raccolta firme, dagli assessori e consiglieri del Comune di Piné, ai membri del Comitato Laghi. Nel lago è vietata la balneazione e la pesca.
Da tempo è avviata la trattativa con gli operatori agricoli delle fragole, per eliminare quella che era sempre stata considerata una delle cause principali dell’eutrofizzazione e del fenomeno alghe.

Enrico Colombini

Ma qual è la loro richiesta e quale il valore del terreno per eliminare le coltivazioni, si chiedono diversi cittadini dell’Altopiano? In attesa dell’erogazione del contributo previsto dalla Provincia, a compensazione della perdita Olimpica, che permetta l’acquisto dei terreni, tenuti a pascolo fintanto che, con il contributo fondamentale della Provincia, si sono realizzate le coltivazioni intensive di fragole. L’amministrazione comunale ha fatto richiesta di valutazione sia all’Agenzia delle entrate, sia agli uffici provinciali specializzati.
«Nell’immaginario collettivo – prosegue Colombini – quando si parla del Lago di Serraia, molti pensano a un laghetto alpino dai colori blu. Questo era il lago di Serraia conosciuto e apprezzato per anni. Ora, purtroppo, non è più così. Perché? Le cause sono molte, dicono. Già all’inizio degli anni ’90 il sottoscritto, aveva allarmato l’allora assessore Mario Malossini (sport e turismo) e pubblicato la notizia su un giornale locale, a mie spese. Sgomento! Panico! No, nessuna reazione. Eppure era l’ inizio di un’agonia che ora è collassata! Questa situazione è disgustosa e offensiva, non solo per chi vive sull’altopiano ma anche per i turisti che lo frequentano.
L’ultima sortita che è apparsa sulla stampa recitava “Via le serre entro il 2024”. Si parla di indennizzo a chi detiene la concessione attorno al lago, per la coltivazione dei piccoli frutti. Le risorse messe a disposizione dalla Provincia (vediamo se si realizzeranno), speriamo non debbano servire solo ad indennizzare chi ha recato danno al territorio! Forse, da indennizzare ci sarebbero gli operatori economici di Baselga di Piné che negli anni si sono visti defraudati da quanto la natura aveva creato in questo incantevole Altipiano».