emergenza casa
mercoledì 3 Gennaio, 2024
Arco, il 15 gennaio la famiglia Naji verrà sfrattata: lo Sportello Casa per tutti organizza un picchetto solidale
di Sara Alouani
Si tratta di una fine locazione. Il nucleo non ha morosità ma non riesce a trovare un alloggio alternativo
Il 15 gennaio è previsto lo sfratto della famiglia Naji ad Arco in Via del Pepe.
Si tratta di uno sfratto per fine locazione presso un proprietario privato. La famiglia non ha morosità: ha sempre pagato l’affitto, semplicemente non riesce a trovare un altro alloggio.
È un nucleo composto da sei persone, di cui quattro minori dai 14 ai 2 anni. Il padre lavora con un contratto a tempo indeterminato e risiede in Alto Garda da oltre 20 anni e ha cittadinanza italiana. Nonostante questo, non riesce a trovare un alloggio.
È un nucleo composto da sei persone, di cui quattro minori dai 14 ai 2 anni. Il padre lavora con un contratto a tempo indeterminato e risiede in Alto Garda da oltre 20 anni e ha cittadinanza italiana. Nonostante questo, non riesce a trovare un alloggio.
La famiglia ha provato a rivolgersi ai servizi sociali senza ricevere risposte concrete, mentre dal 2005 ha presentato richiesta di casa ITEA senza successo.
Per questo motivo lo Sportello Casa per tutti ha organizzato un picchetto solidale il 15 gennaio ad Arco in via del Pepe alle ore 9:00.
«In questo territorio – si legge nella nota – l’emergenza abitativa sta diventando una vera e propria “pulizia di classe” della popolazione residente per far posto ai turisti. Non si vogliono lavoratori e lavoratrici, ma schiavi e schiave. Come chiamare la situazione di una persona che lavora, abita qui da decenni ed è costretta a separarsi dalla propria famiglia perché non trova casa in Trentino, se non schiavitù? Eppure è successo ad almeno quattro famiglie che si sono rivolte a noi, tutte in Alto Garda».
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