L'omicidio di Melzo, Milano
lunedì 13 Novembre, 2023
Anziana madre uccisa e fatta a pezzi. La pm chiede 28 anni di cella per Rosa Fabbiano
di Benedetta Centin
A scoprire il cadavere nella vasca di casa la sorella e figlia che si era messa in auto da Trento, dove abita, preoccupata perché non riusciva a mettersi più in contatto con l'84enne

A maggio dell’anno scorso Loredana Fabbiano si era messa in auto da Trento, dove abita, fino a Melzo, nel Milanese, a casa di sua mamma, Lucia Cipriano, preoccupata perché da giorni non riusciva più a mettersi in contatto con l’anziana e pure insospettita dai messaggi poco chiari della sorella che la accudiva. Sorella che si chiama Rosa e che era poi stata arrestata per omicidio, accusata di aver ucciso e fatto a pezzi la mamma di 84 anni. Ieri, alla battute finali del processo davanti alla corte d’Assise di Milano, la Procura ha chiesto una condanna a 28 anni di carcere per la 59enne. Nella prossima udienza di dicembre, quando ci sarà l’arringa della difesa, potrebbe arrivare già la sentenza.
Il pm: «Ha agito per estremo disagio»
Secondo il pm Elisa Calanducci la donna avrebbe ammazzato l’anziana malata di demenza senile strangolandola, e potrebbe averle messo le mani al collo per farla smettere di gridare. Poi la «malsana idea» di fare a pezzi il corpo, sezionandolo con una lama, per poi nasconderlo nella vasca da bagno, sigillata con teli di plastica e nastro adesivo. «Non siamo di fronte a un omicida freddo e calcolatore, però non vuol dire che Rosa non abbia agito con coscienza e volontà» le parole del pm che ha parlato anche di situazione di «estremo disagio». E che nella sua requisitoria ha anche sostenuto che «la povertà ideativa, emotiva e anche affettiva» di Rosa Fabbiano non sarebbe sufficiente «a mettere in dubbio che non fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti».
La scoperta due mesi dopo
La sorella dell’imputata, che vive a Trento, il 26 maggio dello scorso anno era arrivata a Melzo perché non riusciva più a contattate la madre da un paio di mesi. Incontrata Rosa, l’aveva portata a casa di mamma. Poi, quella richiesta strana: «No, non andare in bagno». Lì dove è stato poi trovato il cadavere dell’anziana di 84 anni. Una volta fuori dall’abitazione la figlia di 59 anni era fuggita via: si era anche avvicinata «ad un fossato presente nelle vicinanze» ha riportato il gip Giulio Fanales nell’ordinanza, e aveva tentato «di gettarsi, venendo però trattenuta per la maglietta dalla sorella» si legge nello stesso provvedimento. E’ stato proprio in quel momento che l’imputata avrebbe detto: «Sono stanca. Ho fatto un disastro! Ho rovinato la vita a tutti».
trento
Trento, verranno sostituite alcune piante secche nella Circoscrizione San Giuseppe – Santa Chiara
di Redazione
Le piante interessate sono alcuni ciliegi da fiore in via Grazioli, un ligustro nel parcheggio dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale in via Grazioli, un acero, un abete rosso e un cedro nel giardino di piazza Venezia