Cultura
martedì 9 Dicembre, 2025
«8 dicembre 1800. L’alba di una banda». Il corpo musicale di Trento festeggia 225 anni. Ecco la storia dell’ensemble più longevo del Trentino
di Adele Oriana Orlando
Il Teatro Sociale ha ospitato lo spettacolo che racconta la storia del corpo musicale attraverso musica dal vivo e racconti storici
Un grande concerto per celebrare gli oltre due secoli di attività si è tenuto ieri sera del Corpo musicale della città di Trento al Teatro Sociale di Trento. A organizzarlo la banda stessa in collaborazione con il centro servizi culturali Santa Chiara.
Ieri sera lo spettacolo musicale «8 dicembre 1800. L’alba di una banda» ha offerto al pubblico momenti di musica e racconto per celebrare il traguardo dei 225 anni di storia del corpo musicale, il più longevo in Trentino, che verrà raggiunto nel 2026.
«Lo spettacolo proposto al pubblico – racconta il presidente del Corpo, Antonio Divan – era composto da musiche volte a ripercorrere gli episodi più importanti della banda e la narrazione di Andrea Castelli. Il Corpo è composto da 55 elementi, con uno zoccolo duro composto da musicisti trentini, affiancati da molti giovani che arrivano dalla scuola e universitari che chiedono di entrare. Il direttore è il maestro Fabrizio Zanon».
«Ieri sera – dice ancora Divan – hanno avvolto con la musica il racconto dal vivo dell’artista e attore trentino Andrea Castelli».
La storia
Il corpo è nato nel 1801 e la sua prima formazione musicale era di tipo militare, al fianco della Guardia civica.
Negli anni, questa formazione ha vissuto dei momenti di fermo a causa delle travagliate vicende storiche non solo nazionali, per poi tornare in attività fino a oggi. «La fondazione del Corpo è del 1801 – sottolinea Divan – Però, nel 1800, guarda caso proprio l’8 dicembre, l’allora magistrato che era l’omologo del sindaco, doveva organizzare una cerimonia di ingresso delle truppe francesi, arrivate poi a gennaio e per questo ha chiamato una trentina di musicisti per cominciare. Per un po’ di tempo la banda ha avuto un taglio militare che è mutata nel tempo, tra le varie vicende, prima in banda comunale e poi in banda sociale. Quindi quella che viviamo ora è “l’alba” perché è la prima cerimonia dell’anniversario che si terrà nel 2026, che viene organizzata».
In tutti questi anni di storia, sono stati diversi i musicisti noti che, tra le varie interruzioni, hanno preso in mano la direzione artistica del Corpo, uno tra questi è stato il maestro Guglielmo Bussoli, autore dell’Inno al Trentino e della famosa composizione tradizionale «Alba di San Vigilio».
Nel secondo dopoguerra è toccato al maestro Silvio Deflorian il compito di ripristinare il valore della banda. L’ultima rifondazione è avvenuta quarant’anni fa, nel 1985, con il maestro Lele Lauter succeduto da Michele Cont.
Tra arricchimenti e ampliamenti, il Corpo non solo vanta talenti riconosciuti, ma anche giovani che arrivano dalla scuola e universitari che si uniscono per continuare a praticare quest’arte tanto apprezzata. Oggi, il corpo musicale ha anche una banda giovanile, formata dagli allievi dei corsi, e una bömische, composta da una selezione di 15 suonatori già parte dell’organico.
Dalla fine del 2017, per un paio di anni, la direzione artistica è stata nelle mani di Daniele Broseghini. In questo periodo il repertorio è stato arricchito con nuovi brani.
Poco più di un anno e mezzo dopo, nell’agosto 2019, la direzione è passata al maestro Fabrizio Zanon, che ha portato un progetto ambizioso per rilanciare il corpo musicale nel panorama musicale locale e non solo.