Il caso
lunedì 29 Dicembre, 2025
Si fingono carabinieri e svuotano il conto di una sessantenne: tre persone nei guai
di Benedetta Centin
È accaduto nelle Giudicarie
Le fanno credere che qualcuno aveva addebitato un bonifico sul suo conto e fingendosi carabiniere e poliziotto la inducono a compiere una serie di operazioni che questa volta davvero le svuotano il conto. Di 4mila euro. Vittima, a settembre, una signora di poco meno di 60 anni delle Giudicarie. Quando si è resa conto di essere stata truffata era già tardi. E allora si è rivolta ai carabinieri, quelli veri, di Ponte Arche, che dopo un’attività d’indagine, seguendo il flusso del denaro, prelevato nel Napoletano, sono arrivati a denunciare per truffa aggravata e autoriciclaggio tre persone con precedenti.
Tutto inizia quando la 60enne riceve un sms che la informa di un’operazione sospetta sul suo conto e viene invitata a chiamare un numero se avesse disconosciuto l’operazione. Lei, allarmata, aveva subito telefonato all’utenza indicata e di lì a poco era stata contattata da uomo che si era spacciato per agente di polizia postale, che le aveva confermato che era stata truffata. Per carpire ancor di più la sua fiducia le aveva riferito che sarebbe stata messa subito in contatto con un carabiniere di Ponte Arche che le avrebbe spiegato come riavere indietro il denaro. Entrambi i falsi operatori effettuavano le videochiamate via WhatsApp, con la modalità telecamera spenta, facendo comparire sullo schermo della signora prima il logo della polizia postale e poi un’icona creata ad hoc con il numero della caserma. Il falso carabiniere aveva detto alla vittima che per tracciare il bonifico e riuscire a riavere i soldi avrebbe dovuto scaricare un’applicazione di controllo remoto sul suo pc ed effettuare un nuovo bonifico in favore di un conto corrente da lui indicato, operazione che però la 60enne non era riuscita a fare. A quel punto, il finto militare l’aveva convinta a raggiungere una ricevitoria dove acquistare buoni spesa online per un valore di circa 4mila euro. Dopodiché si era fatto dettare i relativi codici di attivazione e aveva convinto la donna a distruggere le ricevute cartacee, così da cancellare ogni traccia della truffa. Sono stati i carabinieri, quelli veri però, ad accertare che i voucher acquistati dalla trentina su richiesta del truffatore erano stati subito monetizzati attraverso molteplici scommesse su piattaforme di gioco online. Le relative vincite erano state poi dirottate su tre conti correnti e quindi prelevate in denaro in sportelli bancomat del Napoletano. Scattate le perquisizioni domiciliari — disposte dalla Procura di Trento a carico degli intestatari dei conti correnti — sono state sequestrare le tre tessere bancomat attraverso cui le somme erano state ritirate, oltre a cellulari, tablet e documentazione relativa alle giocate online.
Il dato
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