Cultura
venerdì 10 Ottobre, 2025
László Krasznahorkai, il Nobel ungherese scoperto (e tradotto in Italia) dalla casa editrice Zandonai. Geri: «L’incontro? In un Café di Budapest»
di Carlo Martinelli
Nel 2013 «Melancolia della resistenza» pubblicato dalla casa editrice trentina. Storia di una intuizione geniale
Siamo ridotti così: che se il Nobel della letteratura va ad uno scrittore che si chiama László Krasznahorkai si ironizza sull’impronunciabilità del cognome e si alza il ditino: e chi diavolo lo conosce questo qui? Ma fanno apposta a scegliere scrittori sconosciuti? Vaglielo a dire che in Italia di László Krasznahorkai al momento ci sono in catalogo sette titoli, tutti pubblicati da Bompiani.
«Non mi stupisce questa reazione», commenta Giuliano Geri, che ha messo da anni radici in quel di Trento ed è oggi editor delle Edizioni Alphabeta Verlag, il marchio altoatesino, parte del gruppo Raetia. Un parere, il suo, che va ascoltato con attenzione. Perché? Lo spiega bene quel che ieri ha scritto, in rete, A...
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