Infrastrutture
lunedì 29 Settembre, 2025
Il Trentino è connesso: concluso il progetto Banda Ultra Larga. Collegati alla fibra 164 comuni su 166
di Redazione
Il piano ha portato la connessione veloce a 272mila abitanti al di fuori dei centri urbani principali: 40 mila case escluse usufruiranno del collegamento via onde radio

Il Trentino, comprese le valli e le località più periferiche è (quasi) tutto connesso alla fibra.
La Provincia autonoma di Trento, Infratel Italia, Open Fiber e Trentino Digitale hanno annunciato oggi il completamento del Piano Banda Ultra Larga (Bul) in Trentino, che ha portato la connettività ultraveloce in 164 dei 166 comuni del territorio provinciale, dei quali 161 sono raggiunti dalla rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa). Il piano, iniziato nel 2018, è frutto dell’accordo tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Provincia autonoma di Trento, con il supporto delle rispettive società in-house Infratel e Trentino Digitale, ed ha visto Open Fiber nel ruolo di soggetto esecutore. L’obiettivo (raggiunto) dell’intesa era la copertura con la connettività ultra veloce dei 161 Comuni delle Aree Bianche del Trentino, ovvero le aree periferiche (a fallimento di mercato), escluse dagli investimenti degli operatori privati di telecomunicazioni. Il progetto Bul non copre – se non per piccole porzioni – le aree nere o di mercato, ovvero i cinque maggiori Comuni del Trentino (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine, circa 216 mila residenti), dove gli operatori privati di telecomunicazione hanno realizzato di loro iniziativa la rete e il servizio di connessione in fibra a beneficio degli utenti privati.
“Oggi celebriamo un traguardo importante per il Trentino – ha dichiarato Achille Spinelli, vice presidente della Provincia autonoma di Trento ed assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca -. Il completamento del Piano Bul è il risultato di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, che consegna al nostro territorio un’infrastruttura digitale destinata a durare nei prossimi decenni. La banda ultra larga è un fattore abilitante per la competitività delle nostre imprese, per la crescita delle aree interne e per offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità di accesso ai servizi digitali, annullando il digital divide. È un investimento concreto sul futuro della nostra autonomia e sulla qualità della vita dei trentini”.
Il Piano Bul in Trentino ha permesso di realizzare 2.428 chilometri di rete in fibra ottica, raggiungendo circa 214 mila unità immobiliari tra case e aziende presenti nelle aree bianche (periferiche), pari a circa 272 mila abitanti. Il tasso di attivazione dei servizi (take-up) si attesta al 9,8% (circa 21 mila clienti attivi), in linea con la media nazionale del 9,9%. La realizzazione del Piano da parte di Open Fiber ha richiesto un investimento complessivo di oltre 135 milioni di euro, parte dei quali messo a disposizione della Provincia autonoma di Trento.
Nel dettaglio, il contributo della Provincia autonoma di Trento al Piano Bul – definito con provvedimenti della giunta provinciale e dall’Accordo di programma sottoscritto tra la stessa Provincia autonoma di Trento e il Ministero dello sviluppo economico, formalizzato il 26 luglio 2016) – ammonta a quasi 73 milioni di euro. L’importo è suddiviso tra risorse direttamente rese disponibili dalla Provincia autonoma di Trento, risorse assegnate al territorio su Fondi Fsc (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) e fondi Feasr destinati allo sviluppo delle aree rurali.
L’amministratore delegato di Infratel Italia, Pietro Piccinetti, ha commentato: «Il completamento del Piano Bul in Trentino rappresenta un risultato concreto e tangibile della missione di Infratel: ridurre il divario digitale e portare connettività di qualità anche nei territori più periferici. Abbiamo lavorato in stretta sinergia con la Provincia autonoma di Trento, con Trentino Digitale e con Open Fiber, mettendo a sistema competenze e risorse per consegnare un’infrastruttura pubblica che guarda al futuro. La rete realizzata non è solo un’opera tecnologica, ma un investimento strategico per la competitività delle imprese, per la crescita delle comunità locali e per l’inclusione digitale dei cittadini. Il Trentino dimostra che la collaborazione tra istituzioni, società pubbliche e operatori privati è la chiave per accelerare i processi di innovazione del Paese».
Se l’intervento di Open Fiber ha permesso la copertura con la banda ultra larga (Ftth, Fiber To The Home) di circa 214 mila unità immobiliari, pari a circa 272 mila abitanti, dove questo è risultato irrealizzabile per motivi fisici o geografici, è stata garantita comunque agli utenti (oltre 40 mila unità immobiliari) una connessione ultra veloce, via onde radio (FWA – Fixed Wireless Access). La nuova rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi vent’anni.
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