Il ricordo
giovedì 21 Agosto, 2025
«Serghei era onesto e gentile, un lavoratore instancabile: diceva che da lui le scarpe stavano in vacanza»
di Patrizia Rapposelli
Il ricordo e gli aneddoti raccontati dai clienti del calzolaio morto nell'incendio della sua bottega: «Mi disse che il viola era il colore dei sogni»

«Buono e gentile, onesto e riservato: era un grande signore al servizio della gente. Un lavoratore instancabile dal forte senso civico». Irina Lototska vive in via Perini, proprio nella palazzina vicina alla bottega straripante di scarpe dimenticate e mai ritirate, del calzolaio Serghei Oprea: «Stavo dormendo quando ho sentito un odore fortissimo di fumo e vernici accompagnato dal suono delle sirene. Mi sono precipitata sulla strada e l’ho visto. Lì sul marciapiede, fuori dal suo laboratorio. Il corpo avvolto nel lenzuolo bianco».
La notizia della morte dell’artigiano moldavo che viveva da anni a Trento ha scosso molti. Mary Agostini, una cliente affezionata, lo ricorda attraverso un aneddoto: ...
Leggi in libertà
7 su 7
Mensile
Con auto rinnovo
5,99€
Inizia a leggere oggi tutte le notizie del tuo territorio sul sito de ilT Quotidiano
Abbonati