gossip

martedì 29 Luglio, 2025

Caso Bova, Monzino si difende: «Martina mi ha autorizzato a mandare i messaggi a Corona. Era consapevole»

di

L'imprenditore milanese si smarca: «Corona ha agito da solo. Non ho inviato io il materiale a Bova»

«È stata lei ad avermi autorizzato esplicitamente a girare i messaggi a Fabrizio. Era con me quando abbiamo deciso di inoltrare tutto dal mio telefono. In quel momento, Martina ne era perfettamente consapevole».

Risponde così, Federico Monzino, al Corriere quando viene interpellato sul caso del tradimento di Raul Bova (legato sentimentalmente dal 2013 con l’attrice Rocío Muñoz Morales) proprio con l’amica Martina Ceretti.

Monzino è balzato agli onori della cronaca dopo essere stato denunciato dall’attore italiano per tentata estorsione. Il giovane imprenditore milanese, infatti, secondo quanto riportato recentemente, avrebbe inviato a Bova una serie di messaggi piccanti rubati all’amica Martina, invitandolo a «fargli un regalo» per non finire male. Messaggi e audio che sarebbero poi finiti nella mani del paparazzo Fabrizio Corona e che sono stati resi noti al pubblico in una delle sue puntata di Falsissimo.

Ma Monzino, al Corriere, ricostruisce la vicenda: «Io ho inviato il materiale solo a Corona, mai direttamente o indirettamente a Raoul Bova. Come le chat siano arrivate a Bova non lo so. Posso solo dire che, dopo averle ricevute, Corona ha agito in totale autonomia».

L’intento, spiega l’imprenditore milanese, era quello di usare «uno scoop della Madonna» per «far uscire la Marti al massimo, perché le voglio bene». Per far emergere la sua carissima amica che lui però definisce intima, con la quale condivide «qualcosa di più» di una semplice amicizia.

Nel frattempo, proprio «la Marti» sembra essere sparita dai radar. Lo stesso Monzino non l’avrebbe più sentita dall’uscita dello scandalo, «non mi parla più» ha affermato aggiungendo che l’influencer «ha disattivato i social e non so quale sia il suo nuovo numero di telefono. Non riesco a mettermi in contatto con lei».