Tennis

domenica 29 Giugno, 2025

Sinner alla prova Wimbledon senza Panichi e Badio. «Cambio staff? Mi devo fidare»

Il torneo al via domani, collaborazione interrotta dopo soli nove mesi. Il tennista: «Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante: cerco persone oneste che si adattino al team»

Dalla terra rossa all’erba nobile di Londra con una idea di rivalsa ancora più profonda, un cambio nello staff, tra fisioterapista e preparatore atletico ponderato e meditato da tempo e soprattutto una voglia di riprendersi la vittoria perduta. La scalata di Jannik Sinner a Wimbledon inizia da domani, con la coscienza orgogliosa della sua età di atleta coraggioso, capace di cambiare quando vede incrinature, falle nella sua macchina perfetta. La rinnovata caccia ad Alcaraz, il ‘nemico’ che non riesce ad abbattere e che lo ha trafitto alla finale del Roland Garros, parte da una rivoluzione, il ‘licenziamento’ di Marco Panichi e Ulises Badio dopo soli 9 mesi di collaborazione. «Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti. Non è successo nulla di eclatante. La finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, indipendentemente dal risultato. A volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa», ha dichiarato il numero uno del ranking, nel Media Day nel quale prova ad abbassare i toni, spegnere gli allarmi senza spiegare troppo il perché di questa separazione. «A volte le cose succedono. Il timing non è il migliore, ma avendo lavorato tanto il timing della decisione non dovrebbe influire tanto in questo torneo, che è speciale per me. Sono pronto per giocare, mi sto allenando bene. Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo», ha aggiunto sottolineando che la decisione l’ha presa dopo Halle, torneo nel quale era stato accompagnato da Badio e dal coach Darren Cahill, concluso con l’eliminazione al secondo turno contro il futuro vincitore Alexander Bublik. «Non avevo avuto molto tempo per staccare la spina dopo il Roland Garros. Non è andata nel modo migliore possibile, ma è andata. Ora voglio giocare qui il mio tennis migliore» ha proseguito analizzando con la sua proverbiale lucidità i passaggi che intende compiere per arrivare il più lontano possibile sull’erba di Wimbledon. Senza pensare, per ora, a quel che sarà, a come formare il nuovo team. «Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo», ha detto Sinner, a Wimbledon con i due coach Simone Vagnozzi e Cahill insieme all’osteopata Andrea Cipolla. Jannik però ha ben chiaro il profilo che dovrà avere chi entrerà nel team. «Cerco persone che si adattino anche a tutti gli altri che sono nel team, persone oneste, di cui fidarsi».