Grandi carnivori

mercoledì 25 Giugno, 2025

Valsugana, i lupi scendono nel fondovalle: 13 attacchi in due mesi

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Predazioni anche a Levico e a Castel Ivano. I sindaci chiedono un incontro con la Provincia

Secondo i dati raccolti dalla Provincia, nel corso di maggio gli attacchi del lupo in Provincia sono stati 12, tutti diretti a ovini, caprini, asini e un puledro. La maggior parte delle predazioni (9) è avvenuta nella stessa area: la Bassa Valsugana, e nel corso delle ultime settimane si sono aggiunti tre episodi a Castel Ivano e un altro a Borgo, dove è stato sbranato un asino. Nel corso di due mesi, ci sono già state quindi 13 predazioni. La concentrazione di questi episodi, ha spinto i sindaci della Valsugana a correre ai ripari e a chiedere un incontro diretto con la Provincia e all’assessore competente, Roberto Failoni.

 

Un incontro con la Provincia
«Ci siamo riuniti nei giorni scorsi, e abbiamo deciso di chiedere un incontro all’assessore Failoni — spiega la sindaca di Borgo Martina Ferrai —. Ovviamente le predazioni mettono in apprensione le persone, e causano danni alle aziende, ma ci sono anche danni emotivi dato che spesso gli animali fanno parte della famiglia. Lo sforzo che chiediamo alla Provincia è quello di darci degli strumenti, per quanto possibile: il nostro territorio è stato bersagliato in maniera significativa, quindi la Valsugana ha bisogno di un’attenzione particolare. La concentrazione di casi proprio in Valsugana ci ha stupito molto».
Anche zone urbanizzate e di bassa quota come quella di Borgo. «Già in passato c’erano state predazione e segnalazioni di avvicinamento del lupo alle case — aggiunge la prima cittadina —. Anche se Borgo è un paese di fondovalle abbiamo tante aziende agricole e zootecniche, a contatto con il bosco. Una predazione, ad esempio, è avvenuta a tre minuti dalla piazza, vicino alla stazione elettrica».

 

Castel Ivano e il Tesino
Gran parte degli attacchi del lupo avvenuti nel corso dell’ultimo mese sono stati a Castel Ivano: in totale, negli ultimi 15 giorni, sono stati tre gli episodi segnalati. «Tra località Latini, Torgheli e il territorio di Samone c’è un lupo che bazzica e fa qualche danno — spiega il sindaco Alberto Vesco —. Stranamente non si sono ancora spostati in montagna quest’anno: probabilmente perché ci sono animali nei recenti più semplici da predare. C’è una certa preoccupazione perché i lupi sono arrivati vicino alle case. Inoltre, spesso le persone che subiscono le predazioni non sono allevatori a livello professionale, ma tutelano il paesaggio, che a sua volta favorisce il turismo».
Da qui è nata la richiesta di intervento avvallata dai sindaci della zona. «L’ultima riforma ha declassato il livello di protezione del lupo — aggiunge Vesco —. La forestale piò intervenire ad esempio con sistemi di dissuasione o con l’abbattimento, nel caso di esemplari particolarmente insistenti. Vorremmo avere delle garanzie in più per far sì che il territorio sia vissuto di nuovo come lo era alcuni anni fa».
Se in passato il Tesino era stato particolarmente colpito dalle predazioni, ultimamente la situazione è più tranquilla. «I grandi carnivori restano una preoccupazione comune in tutto il Trentino — sottolinea però il sindaco di Castello Tesino, Lucio Muraro —. Sperando che qualcosa possa cambiare e consentire in tempi brevi autonomia e tutela dei territori noi restiamo dalla parte degli allevatori che hanno subito queste perdite».

 

La consultazione popolare
Anche i cittadini si sono mossi autonomamente contro i grandi carnivori. Negli scorsi mesi è stata infatti avviata anche in Valsugana una raccolta firme per avviare una consultazione popolare in cui chiedere ai cittadini di esprimersi sulla presenza dei lupi in valle. Il numero minimo di sottoscrizioni è stato raggiunto e per ora il voto è previsto a settembre.

 

Sospetti avvelenamenti
C’è però il rovescio della medaglia. A febbraio, a Levico (che comunque fa parte della comunità dell’Alta Valsugana) erano stati trovati quattro lupi morti: tra le ipotesi emerse durante le prime indagini c’era anche l’avvelenamento, data la presenza di alcuni pezzi di carne vicino alle carcasse.