Il referendum
martedì 10 Dicembre, 2024
Val di Non, metà della popolazione vota contro gli orsi
di Francesca Dalrì
L’affluenza per la consultazione sui grandi carnivori si è fermata al 45,7%
Meno di un noneso su due ha espresso la propria opinione sulla convivenza con i grandi carnivori. È questo il primo dato che emerge dalla consultazione tenutasi dal 25 novembre a domenica scorsa, 8 dicembre, in tutti e 23 i Comuni della Val di Non. Meno sorprendente, invece, l’esito: il 98,5% ha votato «sì», affermando di ritenere pericolosa la convivenza con i grandi carnivori.
Ogni elettore era chiamato al voto nel proprio Comune di residenza, secondo gli orari di apertura dei vari uffici che in molti casi, ma non tutti, hanno garantito aperture straordinarie, a volte anche la sera o nei fine settimana. Il dato dell’affluenza (45,7%) è più basso di quello della Val di Sole, dove il 27 ottobre (in quel caso era stata scelta un’unica data per tutti i solandri) aveva votato il 63,16%, ma in linea con quello delle europee di giugno quando solo il 44,49% dei nonesi si è recato alle urne. Ci sono comunque differenze significative tra i Comuni. Quello con l’affluenza più alta è stato Bresimo (67,65%), dove peraltro tutti i 138 elettori hanno votato «sì», seguito da Livo (65,67%), Cis (61,57%), Rumo (61,14%) e Sporminore (61,01%). È andata male a Ton, dove appena il 29,79% ha votato, Cavareno (33,53%), Denno (36,26%), Cles (38,11%, con 45 contrari, il numero assoluto più elevato), Sarnonico (38,66%) e Ruffrè-Mendola (38,68%). Gli altri Comuni stanno nel mezzo, come Borgo d’Anaunia (43,39%), Predaia (50,21% e 39 elettori che hanno votato «no»), Ville d’Anaunia (46,8% e 18 contrari). L’ affluenza non preoccupa comunque il presidente della Comunità di valle, nonché sindaco di Sanzeno (qui ha votato il 57,18%), Martin Slaifer Ziller. «Si trattava di uno strumento nuovo, poco o per nulla conosciuto – è il suo commento a caldo –. Peraltro se paragonato a strumenti simili come i referendum, i numeri dell’affluenza non si discostano di molto. A livello personale mi aspettavo qualcosa di più, ma rimane il fatto che quattordicimila persone si sono espresse in modo chiarissimo. Come Comunità non abbiamo competenza diretta in materia, ma ci faremo carico in tutte le sedi della chiara preoccupazione dei nostri cittadini».
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