La rassegna
mercoledì 30 Novembre, 2022
Il senso impervio: tra alpinismo, cinema, musica e filosofia, tre appuntamenti per riflettere sull’immaginario delle vette
di Redazione
Sabato 3 dicembre una tavola rotonda con Manolo, una lezione di cinema con Antonio Costa e la proiezione di “Alpenland”: grazie alla collaborazione con FBK e La Piccola Libreria, una giornata ad altissimo tasso di verticalità

Comincia oggi a Trento la rassegna di eventi e incontri Il senso impervio: vette e abissi dell’interpretazione estrema, organizzata dalla Fondazione Bruno Kessler per riflettere su come cambi il senso quando ci si spinge verso le vette, i poli, le frontiere estremi, e su come le società e le culture abbiano immaginato l’esperienza e la scrittura del senso impervio. All’interno di questa rassegna, sabato 3 dicembre saranno ben due gli appuntamenti organizzati in collaborazione con il Trento Film Festival: ad arricchire la giornata, uno speciale incontro previsto a Levico grazie alla collaborazione con La Piccola Libreria.
Si comincia al mattino, alle 10, nell’Aula Grande della Fondazione Bruno Kessler, in Via Santa Croce 77 a Trento. Moderati dal filosofo Paolo Costa, il musicista Sebastiano Beozzo, lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi e il mito dell’arrampicata Maurizio «Manolo» Zanolla si interrogheranno su Perché è là? La montagna come rompicapo esistenziale. L’attenzione cadrà soprattutto sul significato che la montagna ha oggi nella ricerca esistenziale delle persone e che traspare nel loro bisogno di autenticità, nel timore reverenziale e nel rispetto che la montagna continua a suscitare, nonché nell’esperienza di stati di grazia difficili da descrivere e persino da nominare. Accostando punti di vista diversi per esperienza, provenienza, età, l’obiettivo è compiere qualche passo avanti nella direzione di una maggiore conoscenza e del riconoscimento di una realtà fisica e culturale che ha in serbo molti doni anche per le generazioni future. A seguire, la proiezione del cortometraggio Bridging the Gap di Andrea Franceschini (2022).
Qui info e prenotazioni
Alle 20.30 al Cinema Modena di Trento speciale proiezione di Alpenland (Austria / 2022 / 90′), il documentario di Robert Schabus in Concorso al 70. Trento Film Festival. Schabus traccia un ritratto acuto e sensibile delle Alpi, visitando una famiglia di contadini di montagna in Austria, una piccola azienda manifatturiera nel villaggio di Premana in Italia e famose località sciistiche come Méribel in Francia o Garmisch-Partenkirchen in Germania. Obiettivo: raccontare cosa si cela dietro l’apparente idillio. A seguire, tavola rotonda con Paolo Costa, Massimo Leone e Beatrice Zott. Per prenotazioni chiamare il numero 0461.261819: il biglietto è acquistabile anche presso le casse del Cinema tutti i giorni dalle 16.30 o a questo link
Nel pomeriggio, invece, deviazione verso Levico per una Lezione di cinema d’eccezione con il supercritico e storico del cinema Antonio Costa, in collaborazione con La Piccola Libreria e il Parco di Levico. Alle ore 15.00 alle Serre del Parco Storico di Levico (viale Rovigo 1) Antonio Costa dialogherà con la regista trentina Katia Bernardi, per esplorare i rapporti tra il cinema e le arti visive, idealmente collocati all’incrocio dei tre spazi analizzati da Eric Rohmer: pittorico, architettonico e filmico. La trattazione, attenta ai rapporti con l’architettura e con la pittura, fa riferimento agli autori che meglio illustrano la tipologia degli scambi, da Godard a Pasolini, da Tarkovskij a Greenaway, da Visconti a Lynch, da Antonioni a Hitchcock, da Fellini a Paolo Sorrentino.
L'intervista
Don Ciotti: «Papa Francesco è tornato alla radicalità della Parola. Dopo di lui? Spero in un messaggio di continuità e in una Chiesa per i poveri»
di Marika Damaggio
Il fondatore di Libera a Trento. «La mafia è oggi “presentabile”, col volto di un attore economico fra gli altri. Accanto ai suoi traffici di morte – droga, armi, rifiuti tossici – che fruttano parecchio,
si muove con disinvoltura»
i premi
Trento Film Festival, «Donde los árboles dan carne» di Alexis Franco vince la Genziana d’oro come miglior film
di Redazione
Il regista argentino descrive la resistenza solitaria e tenace di un gaucho argentino e della sua famiglia contro la siccità e la crisi climatica. Ecco tutte le pellicole premiate
cultura
International Alliance for Mountain Film, confermato il Presidente uscente Jabi Barayazarra
di Redazione (Foto di Cristian Baldessari)
Domani, in occasione del Gala di premiazione dei vincitori delle Genziane, sarà consegnato il Gran Premio dell’Iamf al regista francese Sébastien Montaz-Rosset