Sicurezza
venerdì 22 Marzo, 2024
Lavis, il nuovo comandante dei carabinieri è il luogotenente Carlo Innarella
di Redazione
Dal 2007 è quindi entrato a fare parte della Direzione Investigativa Antimafia, prima presso la sede di Reggio Calabria, poi a Catania ed infine, negli ultimi due anni prima del trasferimento in Trentino, a Brescia
Il 19 marzo ha assunto il comando della Stazione di Lavis il Luogotenente Carlo Innarella, 48enne, originario di Roma. L’Ispettore, laureato in Giurisprudenza ed in Scienze dell’Amministrazione, vanta una significativa esperienza professionale sviluppata in diversi anni vissuti “sul campo” nelle aree più “sensibili” d’Italia. Il nuovo Comandante di Lavis, infatti, dopo aver frequentato la Scuola Marescialli, ha prestato servizio presso le Stazioni Carabinieri di Frattamaggiore e Casavatore, in Provincia di Napoli. Dal 2007 è quindi entrato a fare parte della Direzione Investigativa Antimafia, prima presso la sede di Reggio Calabria, poi a Catania ed infine, negli ultimi due anni prima del trasferimento in Trentino, a Brescia.
Il Luogotenente Innarella porta con sé, quindi, un importante bagaglio di professionalità e di esperienze costruito soprattutto presso Reparti altamente specializzati in attività investigative di contrasto alla criminalità organizzata ed è finalmente pronto a mettersi in gioco a Lavis, dopo che il suo arrivo – inizialmente atteso entro la fine del 2023 – è stato più volte ritardato proprio a causa dei significativi impegni operativi che lo hanno trattenuto a Brescia fino alla scorsa settimana.
l'inchiesta
Non è mai troppo tardi per imparare: ai corsi serali oltre mille studenti. Metà hanno già un titolo di studio
di Federico Izzo
Gli iscritti tornano a crescere dopo il crollo nel periodo Covid. Periti (Dipartimento istruzione): «Ci sono sempre più giovani. Obiettivo? Rafforzare il rapporto con le agenzie del lavoro»
l'analisi
In Trentino ci sono 134mila cani: sono uno ogni quattro abitanti. Lombardini: «Ma se ne disfano sempre di più»
di Giacomo Polli
I gatti sono circa 20mila mentre i furetti 25. Il presidente dell’associazione Lndc: «Alcune persone che accumulano animali nel tempo e finiscono per gestirli male. Così scatta il sequestro»