Comune
mercoledì 6 Dicembre, 2023
Trento, esordio in consiglio per Flor, Pattini, De Leo. Scintille sulle telecamere in città. E oggi il Comune incontra il garante
di Redazione
Tre nuovi ingressi in assemblea dopo gli addii di Maule, Franzoia e Stanchina. Una seduta in cui s'è discusso animatamente anche dei progetti del «Marvel» e «Protector» bloccati dal garante per la protezione dei dati personali, che si è espresso con una nota il 31 ottobre scorso.

L’addio del vicesindaco di Trento, Roberto Stanchina (prima Patt, oggi Campobase), dell’assessora alle Politiche sociali Chiara Maule (Azione-Unione) e quella al Bilancio Mariachiara Franzoia (Pd), fuoriusciti dalla giunta di Palazzo Thun per guadagnare uno scranno in consiglio provinciale, dopo il rimpasto di giunta del sindaco Franco Ianeselli s’è formalmente concluso ieri, martedì 5 dicembre. Nel corso del consiglio comunale hanno infatti preso parte all’assemblea del capoluogo i primi dei non eletti delle rispettive formazioni politiche: Alberto Pattini, storico volto degli Autonomisti cittadini ed ex presidente del consiglio comunale, l’imprenditrice Giovanna Flor (Azione-Unione) e Antonio De Leo (Trento Unita).
Una seduta in cui s’è discusso animatamente anche dei progetti del «Marvel» e «Protector» bloccati dal garante per la protezione dei dati personali, che si è espresso con una nota il 31 ottobre scorso.
Le due iniziative, finanziate dall’Unione Europea, portavano avanti la sperimentazione di una piattaforma tecnologica distribuita che, attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza e attraverso dei microfoni, raccoglie materiale audio e video per elaborare modelli matematici in grado di riconoscere una situazione potenzialmente pericolosa (urla, scoppi o colpi).
Nel corso della seduta di ieri, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – primo firmatario Daniele Demattè – ha interrogato sindaco e giunta per sapere «se e quali controdeduzioni sono state prodotte dall’amministrazione comunale relativamente al parere del Garante della Privacy»; «se vi sia stato un incontro tra l’amministrazione comunale e il garante» e «a quali conseguenze giuridiche potrebbe andare incontro il Comune di Trento a seguito del parere espresso dal Garante della privacy». A rispondere l’assessora Giulia Casonato che, oltre a escludere categoricamente l’uso dei dati a fini commerciali, ha annunciato un incontro chiarificatore per oggi con il garante della privacy.
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