L'incontro pubblico
domenica 23 Aprile, 2023
Valdastico, Paccher: “Necessaria per il bene di Trentino e Valsugana”
di Daniele Benfanti
Ma la platea si è schierata in modo compatto contro l’ipotesi dell’arteria che collegherebbe Veneto e Trentino, eterna incompiuta
«Sono preoccupata. Non lo nascondo. E farò di tutto per difendere il territorio della nostra comunità. Cantieri e impianti di betonaggio (per produrre calcestruzzo, ndr) sarebbero devastanti». Elisabetta Wolf, sindaca di Caldonazzo e vicepresidente della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, ha aperto così la serata dedicata al tema annoso del prolungamento a Nord dell’autostrada Valdastico, la A31. E in sala c’erano un centinaio di persone, che hanno preteso con tenacia anche un dibattito finale molto vivace.
Il tema è sentito. La sindaca Wolf ha specificato: «Sono preoccupata perché vedo che è ancora depositato il progetto della giunta Rossi-Gilmozzi, con la bretellina su Caldonazzo, che deturperebbe tutta la zona delle Lochere. Perciò ho organizzato la serata e chiedo chiarimenti».
In rappresentanza della maggioranza provinciale e quale consigliere provinciale valsuganotto, è intervenuto, con una dettagliata relazione, Roberto Paccher, della Lega. «Questa giunta sposa la Valdastico con sbocco a Rovereto Sud, si sa. Lo ribadiamo: serve al Trentino e fa bene anche alla Valsugana. Toglierebbe dal 13 al 16% di traffico dalla statale 47, ovvero 5mila veicoli in meno al giorno. Non è poco. So di avere di fronte una platea comunque contraria».
Paccher ha molto insistito sul carico eccessivo sopportato dalla Ss 47: nel 2006 29mila veicoli, nel 2019 quasi 47mila. Solo il 7% dei pendolari utilizza il treno: che da Borgo a Trento impiega più di un’ora e non ti porta, ad esempio, a Trento Nord. Quindi servono quei 41 chilometri di autostrada, tutta pagata dalla Serenissima veneta, di cui 32 in galleria e solo 1,5 su viadotto e 7 all’aperto.
Preoccupazione immediata che si solleva dal pubblico in sala: «E la fragilità idrogeologica dei terreni di Terragnolo, interessati dal tracciato su Rovereto, con i rischi per la preziosa sorgente idrica dello Spino?». «Abbiamo gli studi e le perizie geologiche che ci confortano. Sono professionisti, non certo sprovveduti» ha rassicurato Paccher. Insomma, consumo di suolo, ma giustificato. «Non ditemi – ha proseguito Paccher – che la coda di tutti i giorni per scendere a Trento dalla Valsugana fa bene all’ambiente…».
La convenzione delle Alpi non prevede nuove autostrade, «ma la A31 Nord» è un completamento. I cui costi, con l’aumento delle materie prime, sono saliti da 2 a 3 miliardi di euro. I tempi? «Prima che una macchina possa percorrere la Valdastico trentina, passeranno 10 anni» ha anticipato Paccher, che ha ribadito che la giunta Fugatti non avallerà mai un’uscita in Valsugana: «Non c’è più questa ipotesi in campo. Anche perché porterebbe traffico e noi lo vogliamo togliere».
Dopo 50 anni (dai tempi della Pi.Ru.Bi.) di tentennamenti e «niet» trentini, però, per Paccher è il momento di agire. Anche perché il Veneto non starà a guardare: «Hanno completato la Pedemontana veneta da Spresiano a Montecchio, che invita chi arriva da Est (Treviso, Pordenone, Slovenia) a imboccare poi la Valsugana. E hanno pronta un’altra mini-pedemontana da Castelfranco alla Valbrenta se non si fa la Valdastico».
Il consigliere leghista ha parlato con i dati: «Thiene-Trento: via Valsugana 121 km, via A4-A22 188 km, con la Valdastico su Rovereto solo 56 km. E dico Thiene perché lì può convergere tutto il traffico che arriva dal Nord-Est italiano». Paccher si è anche detto consapevole che se aumenterebbero, con l’A31 completata, i turisti dal Veneto, andrebbero fatti i conti con la concorrenza commerciale dei grossi centri del vicentino.
Bepi Toller, per 26 anni sindaco di Caldonazzo, a partire dal 1968, ha ricordato quasi 60 anni di progetti sulla Valdastico molto più impattanti, sulla Valsugana, rispetto a quello attuale, fermati dalla politica trentina. Dalla platea in molti hanno detto: «Con 40 km di cemento, solo 20 minuti di tempo di percorrenza in meno, falde a rischio e A31 a pagamento, siamo sicuri di risolvere i problemi della Valsugana, con la Ss 47 che resta gratuita?».
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