L'intervista
domenica 1 Gennaio, 2023
Yeman Crippa, Oro europeo nei 10mila metri: «La sfida della maratona, voglio migliorarmi sempre»
di Enrico Callovini
Il 2 aprile prenderà parte alla 21esima edizione della Milano Marathon

Il 2023 sarà l’anno della novità per Yeman Crippa, che il 2 aprile prenderà parte alla 21esima edizione della Milano Marathon. Una prima assoluta per l’atleta delle Fiamme Oro, che archivia un 2022 brillante: record italiano nella mezza maratona, bronzo nei 5000 e oro nei 10000 agli Europei di Monaco.
Tra pochi mesi l’esordio in una maratona. Sensazioni?
«Sarà un’esperienza completamente nuova. Parlare di obiettivi è difficile, è una competizione imprevedibile. Spero di chiudere bene sotto tutti i punti di vista, non rovinandomi l’esperienza arrivando distrutto al traguardo. Se devo dirle un tempo, spero di chiudere intorno alle 2 ore e 10».
Da dove nasce questa scelta?
«È qualcosa di nuovo che volevo provare. Ne avevo parlato anche con il mio allenatore (Massimo Pegoretti ndr). Voglio portare testa e fisico a un livello nuovo».
Più in generale quali sono gli obiettivi per il 2023?
«Sicuramente ci saranno gare su strada e qualche 10 chilometri, ma i due grandi obiettivi sono la maratona e, soprattutto, i Mondiali di Budapest in agosto, dove correrò i 10000».
Dopo l’oro a Monaco disse che quello era il punto più alto della sua carriera. Quindi d’ora in poi?
«Posso ancora migliorare tanto perchè so che posso arrivare molto in alto. L’obiettivo è quello di arrivare ai vertici mondiali, non fermarmi a quelli europei. Lavorando duro sono sicuro che posso vincere una medaglia».
A proposito di Europei, cosa hanno significato quelle due medaglie?
«Sono state una conferma di quanto valgo e di quanto posso fare. Spesso non si riesce a dimostrare il proprio valore per vari motivi, ma quest’estate ce l’ho fatta, è stata un’enorme soddisfazione. Dal giorno dopo, però, la testa era subito su altri obiettivi e fare meglio».
Prima, però, un infortunio le ha fatto saltare i Mondiali. Come si reagisce a una delusione così?
«I Mondiali erano un mio grande obiettivo, sapevo che avrei potuto fare molto bene. Farsi male tre giorni prima moralmente ti abbatte. Per fortuna l’infortunio non era così grave e la settimana dopo sono tornato ad allenarmi, cercando di dimenticare e focalizzandomi sugli Europei».
Che voto si da, per il 2022?
«Direi 8, 8.5. A inizio stagione ho fatto il record italiano nella mezza maratona e in estate ho vinto due medaglie. Me ne aspettavo un’altra agli europei di cross ma è sfuggita per poco, altrimenti potevo meritarmi un 10».
Lei gira spesso per il mondo, ma che rapporto ha con il Trentino?
«È casa mia. Dopo un paio di giorni di trasferta io sento la mancanza e non vedo l’ora di tornare a Trento. È una città adatta a tutti gli sport, non mi manca nulla per allenarmi».
Nelle ultime due edizioni del Festival dello Sport c’era anche lei. Le ha fatto piacere?
«Tantissimo. Partecipare a una manifestazione con così tanti campioni da tutto il mondo, rappresentando il Trentino come atleta di casa, è stato un grandissimo onore per me».
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