Alpinismo
mercoledì 22 Ottobre, 2025
Walter Bonatti e l’epico K2 del 1954: Messner svela la grande controversia in un film. «Voglio capire, non giudicare»
di Redazione
Il film ripercorre la prima ascensione della seconda vetta più alta del mondo e le polemiche legate alla figura di Walter Bonatti

Reinhold Messner porta sul grande schermo uno dei capitoli più controversi della storia dell’alpinismo italiano: la spedizione al K2 del 1954. Nel suo primo documentario cinematografico, l’alpinista ricostruisce la prima ascensione della seconda montagna più alta del mondo, tra tensioni, polemiche e vicende ancora oggi discusse. Il film si avvale di immagini d’archivio fornite dal Club Alpino Italiano e di una narrazione intensa che offre uno sguardo originale sui protagonisti della spedizione, in particolare su Walter Bonatti, il membro più giovane, a lungo al centro di accuse e controversie.
La prima nazionale di “K2, la Grande Controversia” si terrà domenica 26 ottobre 2025, alle 20.30, al Teatro Manzoni di Milano. L’evento, organizzato dal Club Alpino Italiano, vedrà la partecipazione di Messner, che interverrà al termine della proiezione per un dibattito con il pubblico. Il film sarà distribuito nelle sale dal 27 ottobre, grazie a Mescalito Film, in collaborazione con il CAI e Vivere la Montagna. L’elenco delle sale è in aggiornamento. I soci CAI potranno usufruire di una riduzione sul biglietto mostrando la tessera.
La controversia sul K2 1954
Il documentario esplora le tensioni interne alla spedizione, mostrando come la solidarietà tra compagni di cordata possa trasformarsi in conflitto. Messner offre una rilettura degli eventi, sottolineando come interessi e rivalità esterne possano offuscare la verità.
“Con questo film ho voluto raccontare la storia del K2 attraverso le immagini originali e le voci di chi c’era. Non per giudicare, ma per capire”, spiega Reinhold Messner. Il documentario è una riflessione sulla natura umana, sull’onore e sulla ricerca della verità, invitando gli spettatori a interrogarsi sul significato dell’eroismo e sulla complessità delle relazioni in situazioni estreme.
Un’occasione per il CAI e gli appassionati di alpinismo
“Per chi, come me, è cresciuto nel CAI e ha letto i libri di Bonatti, il caso K2 è sempre stato una ferita aperta, quasi una questione di famiglia”, commenta Antonio Montani, Presidente generale del CAI. “Dopo oltre 70 anni, questa vicenda è stata raccontata in tutti i modi. Messner ha saputo offrire uno sguardo nuovo e originale su una storia che appartiene all’alpinismo italiano”.
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