L'intervista

venerdì 8 Marzo, 2024

Volley, l’analisi di Andrea Lucchetta: «Per lo scudetto Trento è favorita. Sbertoli? Da fuori sarà l’uomo in più»

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Per l’ex azzurro, oggi commentatore Rai, l’impostazione precisa del muro e della difesa sono state le mosse che hanno permesso a Trento di imporsi su Modena. «Acquarone bene, ma va aiutato»

Si è alzato il sipario sui playoff di Superlega e a «Il T Quotidiano Arena» è andata in scena gara-1 con l’Itas Trentino Volley che s’è imposta su una coriacea, quantomeno inizialmente, Valsa Group Modena. Un primo punto messo in cascina per la squadra di Fabio Soli, nella serie al meglio delle cinque sfide, che ora dovrà presentarsi al PalaPanini di Modena per gara-2, in un ambiente ben diverso da quello di Trento, pur mantenendo altissime le ambizioni e la consapevolezza di poter già archiviare la pratica emiliana. Il primo match della fase ad eliminazione per i Campioni d’Italia è stata l’occasione per RaiSport di trasmettere la diretta della partita con il commento affidato al funambolico Andrea Lucchetta e che, a telecamere spente ha concesso una sua riflessione su questa prima sfida.

Come ha visto l’Itas Trentino Volley in questa gara-1 e quali sono state secondo lei le chiavi per battere la Valsa Group Modena?
«Ho visto una squadra trentina molto compatta e coesa che si è messa a disposizione di Alessandro Acquarone per aiutarlo nella gestione di un incontro dove, pur con qualche sbavatura, è riuscita a portare a casa un successo importante fatto di grande voglia nell’aggredire l’avversario. Specie nel primo set, Modena non è riuscita a giocare grazie all’ottima impostazione del muro e della difesa, con la fase di contrattacco che ha funzionato bene, così come l’inserimento sulla pipe di Daniele Lavia. Poi, nel corso del match Acquarone ha cambiato la distribuzione dei palloni grazie alla buona ricezione di Trento, mettendo dal secondo set in avanti ottimi primi tempi con Kozamernik, il quale ha risposto presente. Tutto è filato per il meglio ed i problemi di Modena sono stati accentuati anche dalle giocate di Rychlicki».

In vista di gara-2 cosa ci si deve attendere?
«Adesso sarà importante risistemarsi, perché al PalaPanini ci sarà un altro ambiente. Per l’Itas Trentino c’è la consapevolezza di avere Acquarone capace di tenere bene il livello di gioco, nel contempo i compagni lo devono aiutare soprattutto nella fase di difesa e contrattacco come visto in gara-1. Servirà non subire in fase di ricezione, ma Lavia e Michieletto questo lo sanno, così come Laurenzano che il suo lavoro lo fa sempre bene».

Quanto potrà pesare l’assenza forzata di Riccardo Sbertoli in cabina di regia in questo ultimo scorcio di stagione?
«Riccardo Sbertoli ormai è fuori dai giochi, ma sarà essenziale il suo apporto nell’aiutare Acquarone prima, durante e dopo le partite. Sarà comunque presente con la squadra, così come lo è stato in questi giorni in allenamento. Alla fine avrà comunque il suo impatto perché Trento potrà contare sulla sua esperienza, seppur non in campo, e si può dire che giocherà con un giocatore in più, non in meno. Poi, l’arrivo di Garcia è molto importante soprattutto per la fase di allenamento, per fare in modo di tenere alto il ritmo gara da allenare nei pochi giorni che intercorrono tra un match e l’altro».

Nel prossimo match ci sarà un ambiente decisamente diverso rispetto a quello visto alla «Il T Quotidiano Arena». Potrebbe giocare un ruolo fondamentale nelle sorti della serie?
«Credo che giocatori di questo calibro non subiscano più di tanto il pubblico. A Modena sarà sicuramente differente per l’Itas Trentino perché troverà un palazzetto colmo di tifosi modenesi, ma credo influisca veramente poco. Certo, essere in casa aiuta, lo abbiamo visto anche oggi con la curva Gislimberti che ha giocato il suo ruolo, anche se complessivamente mi aspettavo un po’ più gente, ma sappiamo che l’orario non ha aiutato molto. Riguardo ai trentini, mi aspetto una squadra che possa andare avanti abbastanza tranquillamente».
Potenzialmente, sulla carta, si potrebbe prospettare un’altra sfida in semifinale, così come in Champions League, tra Itas Trentino e Lube Civitanova.
«Potenzialmente può succedere di tutto, nei playoff è spesso così. Mai dare nulla per scontato, basti guardare i risultati degli altri campi: è difficilissimo fare pronostici perché è un campionato equilibratissimo. Ad esempio Lube Civitanova ha perso in casa contro Monza in gara-1, idem Piacenza contro Milano. È tutto aperto e la serie al meglio delle cinque sfide è affascinante proprio per questo, chi lo sa come andrà a finire».

Ma se dovesse sceglierne una, per lei chi è la squadra favorita?
«Favor-Itas? L’ha detto lei».
Sorride e se ne va.