Valdastico, un’altra bocciatura: anche il Cal si esprime contro

Il parere del Consorzio delle Autonomie locali è arrivato ieri. Ed è un «no». No alla Variante del Piano urbanistico provinciale (Pup) proposta dalla giunta di Maurizio Fugatti relativa alla connessione autostradale ad est. Cioè alla Valdastico, con l’ipotesi dell’uscita a Rovereto. Un parere, quello di ieri, che si aggiunge ai tanti «no» che sono arrivati dai Comuni trentini, tra questi anche Trento e Rovereto. E da ultimo, il no alla variante è arrivato anche dalla Terza commissione del Consiglio provinciale, quando — e qui è scoppiata la polemica e l’imbarazzo della maggioranza — al voto contrario delle opposizioni si è aggiunta l’astensione di Fratelli d’Italia e persino della Lega.
«Il Cal ha approvato oggi, con 27 voti favorevoli, 2 astenuti e nessun contrario — si legge nel comunicato dell’organismo di rappresentanza delle autonomie locali — un documento di osservazioni alla Variante al Pup. Lo ha fatto dopo aver preso in esame la delibera della Giunta provinciale che prevede l’Adozione del progetto di Variante al piano urbanistico provinciale. Argomento molto discusso dal Cal, introdotto presidente Paride Gianmoena e illustrato dall’assessore competente, il sindaco di Ala Claudio Soini». Gianmoena ha evidenziato come, in questo caso, assuma forte rilevanza l’espressione dei territori coinvolti dalla variante, e di come il Cal «abbia ritenuto opportuno dare prioritariamente voce agli Enti Locali che hanno presentato osservazioni in merito»: «Sulla base di queste — ha spiegato Gianmoena — è stato elaborato un documento che fotografa una posizione in larga parte negativa e che evidenzia una carenza di dati e informazioni, senza le quali non è possibile esprimere un parere decisivo».
Tra i favorevoli al documento che si esprime negativamente sulla variante al Pup anche il sindaco di Rovereto, e candidato presidente del centrosinistra Francesco Valduga. Ha voluto precisare che «la Variante in discussione non verte sul sì o no alla Valdastico, ma su una soluzione urbanistica che presuppone l’uscita a Rovereto sud». Di fatto, però, considerando anche le critiche arrivano anche dalle amministrazioni a nord di Rovereto, il no sembra sia su tutta la linea.