Il caso

lunedì 4 Settembre, 2023

Val di Fassa, i Ciamorces salgono sull’Antermoia e cancellano la scritta contro Meloni. «Lontani dalla politica, difendiamo la montagna»

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Lo storico gruppo di alpinisti della Val di Fassa è salito a 3mila metri per ripristinare il paesaggio alpino

Venerdì pomeriggio i Ciamorces de Fasha, gruppo storico degli alpinisti e appassionati di montagna della valle ladina, sono saliti sulla cima del Catinaccio d’Antermoia, percorrendo la ferrata versante ovest, per ripulirne la cima da una scritta creata la settimana prima da qualche «writer d’alta quota» che con lo spray nero aveva imbrattato le rocce sotto la croce. Per ricostruire l’accaduto, il 24 agosto, la guida alpina Fabio Giongo raggiungendo la sommità a 3.002 m. con un cliente, aveva notato con stupore una scritta mai esistita prima, di chiaro carattere politico e l’aveva pubblicata sui social, richiamando alla gravità del fatto e alla necessità di rispettare la cima della montagna come ambiente prima di tutto. L’Associazione Rifugi del Trentino aveva divulgato questo messaggio come stimolo per una necessaria presa di coscienza a tutela dell’integrità delle rocce.

I Ciamorces de Fasha hanno raccolto quest’invito non appena ne sono venuti a conoscenza e hanno deciso di dare un segnale forte e necessario di rispetto alle montagne della valle decidendo così di salire in gruppo a ripulire dalla scritta nera fatta con lo spray, la cima della ferrata d’Antermoia. «La nostra salita ed intervento di pulizia vogliono rimanere lontani da qualsiasi orientamento politico e qualunque fosse stato il messaggio scritto avremmo agito. Il nostro intervento, condiviso con grande coscienza, slancio e unità dai Ciamorces presenti, è stato incentrato sulla necessità doverosa di adoperarsi per garantire il rispetto e la pulizia della montagna al pari di un monumento o un’opera d’arte, che devono rimanere pulite, libere da qualsiasi imbrattamento soprattutto rocce e cime così frequentate ed ammirate». Così la dichiarazione a caldo del presidente dei Ciamorces, Ivan Vian. «Siamo saliti nel pomeriggio di venerdì in sette, con l’attrezzatura necessaria per ripulire in maniera rispettosa dell’ambiente la dolomia. Siamo saliti veloci ed in altrettanto poco tempo siamo riusciti nel nostro obiettivo –continua Vian – poi siamo scesi e abbiamo sentito subito l’affetto dei rifugisti che abbiamo incontrato per quello che abbiamo fatto come gruppo e sentito come un dovere. Quando ho pubblicato le prime immagini sui miei social, ho percepito tutto l’appoggio, la condivisione dei tanti appassionati di montagna ma anche della comunità della valle che mi seguono. Grazie all’ApT della Val di Fassa, che ci ha appoggiati e che porta con sé il progetto di manutenzione dei sentieri Sa Mont».
Speriamo davvero che non sia più necessario intervenire su questo tipo di azioni in Dolomiti.