Alto Garda

martedì 10 Ottobre, 2023

Una donna vede uno «strano rapace» su un tetto: è un grifone che ha bisogno di aiuto

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L'animale è stato salvato e ora è in un centro specializzato per il recupero

Grifone trovato a Laives, i veterinari lo salvano: “Ora lascerà l’Alto Adige perché manca un Centro di Recupero”

Una bella storia di recupero e salvataggio di una splendida e preziosa specie per l’ecosistema. L’equipe di Südtiro Exotic Vets salva la vita a un grifone trovato a Laives ma ora dovrà essere tasferito in Friuli. “La Provincia sta rallentando il progetto di un Centro di Recupero a Bolzano. Così ci rimettono gli animali e il nostro ecosistema”

Sono tanti gli animali che ogni giorno vengono salvati in tutta Italia. In Alto Adige, l’equipe di Südtiro Exotic Vets molto spesso racconta storie che hanno come protagonisti gli animali e hanno un lieto fine. Questa volta, l’animale salvato è particolare, uno di quelli che da bambini ci si interroga se esista davvero: il grifone. La risposta è certamente affermativa e, proprio in questi giorni, ne è stato salvato uno a Laives. Certo, non si tratta della figura mitologica simbolo di squadre di calcio come Genoa o Perugia ma del Gyps Fulvus, un rapace che fa parte della famiglia degli avvoltoi. «Questa – racconta il dottore della clinica – è una vicenda che, ancora una volta, mostra i problemi che sta causando la lentezza degli uffici provinciali nel dare via libera al Centro di Recupero Animali Selvatici. Come al solito dietro alle parole di una campagna elettorale fatta di amore per la natura del nostro territorio contano i fatti. Al momento scarsi».
Il ritrovamento è stato fatto d
omenica 8 ottobre da una signora che ha avvistato sul tetto di una piccola abitazione a Laives il grifone. Avvistamento decisamente insolito tanto che, per fortuna, la signora ha chiesto un rapido consulto a un’amica biologa. A stretto giro di posta, vista la difficoltà a volare del rapace, è scattata l’operazione di recupero. Uno dei primi problemi dell’atavica assenza di un Centro di Recupero Animali Selvatici compare a questo punto del racconto: dove portare l’animale? Come spiegato dagli esperti del centro, per essere curati queste specie hanno bisogno di due aspetti inscindibili: spazi e competenza. In Alto Adige nessun luogo ha entrambi. Ciò che si avvicina di più, al momento, è la clinica Südtirol Exotic Vets di via dei Vanga a Bolzano dove veterinari esperti possono gestire le prime emergenze ma dove gli spazi non consentono degenze per terapie più lunghe finalizzate alla liberazione. Come invece accadrebbe nella futura struttura di Castel Firmiano.

I veterinari gli hanno salvato la vita
Ad Igor (in omaggio al personaggio del film Frankestein Junior) è stata letteralmente salvata la vita dal team con i veterinari Stefano Capodanno. Giulia Gottardi e Lara Guerra. Tutti supervisionati dal direttore sanitario Vincenzo Mulè. Dottori che masticano selvatici quotidianamente. «Gli uomini della Forestale – spiega Capodanno – ce lo hanno conferito in clinica. Una volta in struttura abbiamo effettuato tutta una serie di accertamenti in sedazione con prelievi di sangue e radiografia. Non sono operazioni semplici perché il grifone è un volatile piuttosto aggressivo quindi va gestito con una certa attenzione e preparazione». A preoccupare, in particolare, sono i polmoni. «Igor non volava molto e presentava una sospetta infezione respiratoria con discreta produzione di muco. È stato subito messo in terapia per questo mentre i campioni di sangue sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico di Bolzano che, in collaborazione con Padova, ci restituirà i risultati su possibili intossicazioni da metalli pesanti. Questi animali hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato con sistemi respiratori estremamente delicati».

Il trasferimento verso il Friuli
Stabilizzato e curato (di fatto con la vita salvata) ora Igor è stato affidato al centro di recupero specializzato che si trova nella Riserva Naturale del Lago di Cornino in Friuli gestita dal direttore scientifico Fulvio Genero. A fare da trait d’union per lo spostamento il biologo del Muse di Trento Osvaldo Nigra con Alberto Palmarin dell’Ufficio Provinciale Gestione Fauna Selvatica che questa mattina alle 8 ha caricato l’animale su un’automobile per portarla al centro. Igor, che pesa 7 chili ed è anche piuttosto ingombrante, è stato accomodato in un cartone con svariate aperture per respirare e tutte le attenzioni del caso. Proseguirà in Friuli il suo percorso terapeutico.