redazionale
sabato 20 Settembre, 2025
UIL FPL Sanità Trentino: «Grave carenza di personale tecnico di laboratorio presso l’Ospedale di Cles»
di PR
La denuncia: «Ogni tecnico è costretto a garantire in media 3 turni festivi al mese, sommando notti e giorni festivi»

La UIL FPL Sanità del trentino a nome del Segretario Generale Giuseppe Varagone denuncia con forza la gravissima carenza di personale tecnico di laboratorio presso l’Ospedale di Cles, una situazione che ormai da tempo compromette la qualità dell’assistenza sanitaria e mina la tenuta complessiva del servizio.
L’attuale dotazione organica del laboratorio analisi è insufficiente e non più in grado di garantire un funzionamento regolare, con carichi di lavoro inaccettabili e turnazioni che si reggono esclusivamente grazie al senso di responsabilità e alla disponibilità straordinaria dei professionisti attualmente in servizio.
Attualmente l’organico è composto da 2 tecnici a tempo pieno con turni completi, 1 tecnico a tempo pieno con esonero dai turni, 1 coordinatore “facente funzione” che è costretto a coprire regolarmente i turni completi, a discapito delle sue funzioni di coordinamento. 2 part-time da 25 ore settimanali (verticali) che partecipano ai turni. 1 part-time da 25 ore (orizzontale) che dà disponibilità solo in casi di emergenza (emergenza che purtroppo dura da anni). 2 part-time da 30 ore che possono coprire esclusivamente i festivi.
La copertura dei turni notturni in pronta disponibilità si attesta su una media di 5-6 ore, mentre nei festivi si arriva a 11 ore. Di fatto, ogni tecnico è costretto a garantire in media 3 turni festivi al mese, sommando notti e giorni festivi.
Per il mese di agosto, è stata segnalata la disponibilità temporanea di una collega da Trento, ma alla luce delle rinunce dei precedenti tecnici assegnati in mobilità, vi è grande incertezza sulla tenuta di questa soluzione temporanea.
A partire da settembre è già prevista la cessazione dal servizio di un’ulteriore unità, senza alcuna sostituzione programmata, rendendo insostenibile la copertura dei turni minimi.
Due anni fa, l’Assessore provinciale alla salute, Mario Tonina, aveva dichiarato pubblicamente – anche attraverso gli organi di stampa – l’arrivo di due tecnici di laboratorio destinati alla struttura di Cles. Tuttavia, questi tecnici non sono mai arrivati.
Nonostante il concorso per tecnici di laboratorio sia stato effettuato, si è scelta la via di privilegiare le assegnazioni verso l’ospedale di Trento, lasciando Cles senza alcuna assunzione. Una scelta che la UIL FPL Sanità giudica incomprensibile e fortemente penalizzante per le realtà periferiche.
La UIL FPL Sanità sottolinea che non esistono attualmente le condizioni minime per attivare una guardia attiva, a meno di non procedere con l’assunzione di almeno quattro nuove unità a tempo pieno, necessarie per sostituire il personale mancante e per garantire una turnazione sostenibile.
La situazione non è più gestibile con misure emergenziali o con la buona volontà del personale residuo. È necessario un piano strutturato di assunzioni, ma anche l’attivazione immediata dei POCT, come avviene già in altri ospedali periferici del Trentino. Questo strumento consentirebbe una gestione più flessibile delle urgenze e alleggerirebbe il carico sul laboratorio centrale.
Chiediamo con urgenza, Il rafforzamento dell’organico tecnico del laboratorio di Cles con nuove assunzioni immediate. La valutazione della mobilità interna verso Cles, privilegiando le realtà in sofferenza strutturale. L’attivazione dei POCT per assicurare la gestione delle emergenze nei turni notturni e festivi. Un confronto immediato con le rappresentanze sindacali per individuare soluzioni concrete e sostenibili.
La salute dei cittadini della Val di Non e della Val di Sole non può più essere garantita da un gruppo di tecnici costretti da anni a lavorare in condizioni di sotto-organico cronico. È tempo di passare dalle parole ai fatti.
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