L'iniziativa
martedì 2 Settembre, 2025
Tutti in Vespa fino in Tesino: in cento al primo motoraduno della bassa Valsugana
di Emanuele Paccher
Gli organizzatori: «Successo oltre le aspettative, messe insieme diverse generazioni: anche ai giovani piace questo simbolo italiano»

Sono state oltre cento le moto vespa che hanno girato per le vie dei paesi di Bieno, Pieve Tesino, Cinte Tesino e Castello Tesino nella giornata di domenica. Il primo raduno di vespe, organizzato da Nicola Ponchia in collaborazione con Cesare Felicetti, Ezio Berlanda e il gruppo «Vispi in vespa» di Ospedaletto, ha infatti riscosso un successo che è andato oltre tutte le aspettative. Le oltre cento persone presenti al raduno sono infatti giunte da tutto il territorio della Valsugana e del Tesino e non solo, con amanti della vespa che sono partiti di buon’ora da Bassano, Feltre e persino da Padova.
Successo oltre le previsioni
Queste le parole del co-organizzatore Nicola Ponchia: «Il riscontro che abbiamo ottenuto è andato ben oltre le nostre aspettative. Per noi si è trattato del primo raduno che abbiamo organizzato nell’area del Tesino e di Bieno. La vespa sta tornando molto di moda. Una cosa che ci fa piacere è vedere così tanti giovani appassionati», racconta. «Da alcuni anni abbiamo stretto amicizia con il gruppo “Vispi in vespa” di Ospedaletto, nato nel 2022, e da questa amicizia è nato questo raduno».
Il percorso
Il giro realizzato dai tanti appassionati è stato il seguente: dopo la partenza dal centro di Bieno, le oltre cento vespe sono proseguite per i tre paesi del Tesino, per giungere prima in via Dante per un aperitivo in compagnia e, successivamente, al bar ristorante Canterbury di Castello Tesino per il pranzo. Nel pomeriggio il giro è proseguito a Celado e cima Campo, per poi terminare ad Arsiè.
Sindaco su due ruote
Tra i partecipanti all’iniziativa, con la propria vespa, c’era anche il sindaco di Castello Tesino Lucio Muraro: «Da appassionato della vespa sono piacevolmente sorpreso del numero di partecipanti che riempiono il Tesino di colori, di gioia ed entusiasmo. È la prima volta che ospitiamo questa manifestazione. Speriamo che possa ripetersi anche nei prossimi anni, anche perché è una bellissima vetrina per la nostra conca. Ringrazio Nicola Ponchia del vespa club Tesino, Ezio Berlanda e Cesare Felicetti del club “Vispi in vespa” per l’organizzazione», le sue parole. «Per tutti gli appassionati delle vespe questa è una bellissima giornata. Io ne ho cercata una per tanto tempo, finché due anni fa ho trovato un’occasione e l’ho acquistata. Oggi mi annovero anche io tra gli appassionati di vespe».
Dal 1967 su strada
Una passione che accomuna il primo cittadino di Castello Tesino al sindaco di Bieno, Giorgio Mario Tognolli: «Benché io non sia un grande appassionato delle due ruote, devo dire che le vespe sono uno spettacolo. La mia vespa è del 1967, a tre marce e con il faro rotondo. Mi spiace purtroppo che al momento sia fuori uso, ma per l’anno prossimo vedrò di aggiustarla e di partecipare», racconta. «Devo fare i complimenti agli organizzatori per questa manifestazione. Non mi sarei mai aspettato un riscontro simile. È una cosa che fa piacere. Speriamo che anche in futuro il raduno possa essere riproposto».
Dal Veneto
Tra i tanti partecipanti c’è stato anche chi si è svegliato di prima mattina per essere presente. È stato così per un gruppo di ben sedici amanti della vespa che sono giunti a Bieno e in Tesino dalla provincia di Padova. Si tratta del gruppo Vespe del Graticolato Borgoricco – Padova: «Siamo un gruppo di persone appassionate da sempre alla vespa», raccontano i numerosi componenti del gruppo. «La nostra idea originaria era di fare un giro di quattro passi: Croce d’Aune, passo Cereda, passo San Pellegrino e passo Rolle. Alcuni di noi però ritenevano che fosse troppo lontano. Mentre ci pensavamo abbiamo visto la locandina di questo evento e, incuriositi e con la volontà di vedere queste zone, abbiamo deciso di partecipare. Siamo partiti di prima mattina e in circa due ore siamo giunti qui». Per un giro in vespa in compagnia, in fondo, ne è valsa la pena.
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