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venerdì 12 Settembre, 2025

Trento, stacca il dito a morsi a un passeggero in treno: condannato a 3 anni e 2 mesi

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La vittima ha perso metà pollice. Allora il 35enne era finito in carcere, solo di recente è uscito. L'aggressore si difende: «Non sono stato io»

In viaggio su un treno regionale che da Bolzano arrivava a Trento, prima ha importunato con alcuni dispetti un passeggero che non conosceva, poi, quando questi ha reagito chiedendogli spiegazioni e di smetterla di infastidirlo, il viaggiatore molesto lo ha aggredito. A morsi. Ed è arrivato a staccargli metà del pollice. Parte di dito che la vittima non ha più potuto recuperare: impossibile l’operazione chirurgica. Un episodio che allora aveva portato non poco scompiglio nel vagone del regionale che aveva fermato alla stazione di Ora. L’uomo violento, un magrebino di 35 anni, aveva anche tentato di svignarsela ma era stato fermato. E arrestato. A distanza di due anni circa, è arrivata la condanna per il reato di lesioni gravissime. Tre anni e due mesi di reclusione la pena inflitta ieri mattina dal tribunale collegiale presieduto dal giudice Rocco Valeggia. La stessa pena che aveva sollecitato la pm Alessandra Liverani in aula.

 

Nessuna richiesta danni
Quanto alla vittima, un giovane cittadino pakistano, non è entrato nel processo: non c’è stata alcuna richiesta da parte sua di costituirsi parte civile, alcuna richiesta di risarcimento per quel danno permanente al pollice. Lo straniero infatti si terrà quel dito mozzato: anche se portato in ospedale, non è stato possibile, per i medici, riattaccargli la parte strappata a morsi.
«Era un altro»
Nel corso dell’arringa l’avvocato difensore, Michele Guerra, ha escluso che il suo cliente abbia responsabilità. Ha infatti sostenuto che le telecamere della stazione di Ora avevano registrato un fuggitivo vestito in modo diverso dal suo assistito che era poi stato fermato e arrestato dalle forze dell’ordine (solo di recente è stato scarcerato). Il legale attende di leggere le motivazioni e poi valuterà se appellare la sentenza.