La protesta

venerdì 20 Giugno, 2025

Trento, sciopero metalmeccanici: adesione all’80%, in piazza per salari, sicurezza e contratto

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Grande partecipazione alla mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: in Trentino-Alto Adige coinvolti 30.000 lavoratori. Corteo nel centro storico, forte adesione nelle aziende e sostegno dalle istituzioni.

Un lungo e partecipato corteo ha attraversato questa mattina le vie del centro storico di Trento, in occasione della nuova giornata di mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici. Anche in Trentino-Alto Adige, l’adesione allo sciopero è stata altissima: nelle principali aziende del territorio si è registrata una media dell’80% di partecipazione. Sono circa 30.000 i lavoratori coinvolti nella regione, 12.000 solo nella provincia di Trento.

Lo sciopero rientra nelle 40 ore di mobilitazione già proclamate da Fim, Fiom e Uilm dall’inizio dell’anno, con l’obiettivo di ottenere l’immediata apertura del tavolo di trattativa con Federmeccanica, Assistal, Unionmeccanica e Confapi.

La manifestazione ha ricevuto anche l’attenzione delle istituzioni. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha portato il sostegno dell’amministrazione comunale incontrando i lavoratori in via Belenzani, mentre in Piazza Dante il vicepresidente della Provincia e assessore al lavoro, Achille Spinelli, ha dialogato con una delegazione sindacale.

A chiudere il corteo in Piazza della Mostra, davanti al Castello del Buonconsiglio, gli interventi dei rappresentanti nazionali Marco Giglio (Fim CISL), Maurizio Oreggia (Fiom CGIL) e Willj Moser, segretario della Uilm del Trentino.

Al centro delle rivendicazioni sindacali: un aumento salariale di 280 euro mensili, il superamento del precariato a favore di contratti stabili, la riduzione dell’orario settimanale a 35 ore a parità di salario, più investimenti in salute e sicurezza, formazione, parità di genere e conciliazione vita-lavoro. I sindacati chiedono inoltre di limitare il ricorso ad appalti e esternalizzazioni che penalizzano le condizioni contrattuali.

Numerose le adesioni nelle aziende del territorio: 90% alla ZF, alla Bonfiglioli e alla Meccanica del Sarca, oltre il 90% alla Coster2, 85% ad Arco, 80% alla Dana di Rovereto e alla Ebara, 75% alla Sandvik.

Una giornata di lotta forte, partecipata e determinata: i metalmeccanici chiedono risposte concrete. «Il tempo dell’attesa è finito».