L'inchiesta
venerdì 19 Settembre, 2025
Trento, prete accusato di molestie a una minorenne: c’è un altro caso
di Ubaldo Cordellini
Una ragazza maggiorenne ha denunciato attenzioni morbose dello stesso docente. L’Istituto religioso spiega di essersi mosso subito trasferendo il sacerdote indagato. Genitori infuriati, ieri sera riunione d’urgenza con i vertici della struttura

Si aggrava il caso delle presunte molestie da parte di un sacerdote insegnante subite da un’alunna di una scuola religiosa trentina quando era ancora in prima media, tra l’ottobre e il novembre 2023.
Un altro caso
Un’altra ragazza, ora maggiorenne, quando ha saputo delle attenzioni particolari che sono state denunciate dalla ragazzina, ha deciso di farsi avanti segnalando attenzioni simili che le sarebbero state riservate dallo stesso religioso negli anni scorsi. La sua denuncia, arrivata agli inquirenti negli ultimi tempi, rende incandescente il clima tra i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola. Ieri sera i rappresentanti sono stati convocati per una riunione d’urgenza per fare il punto della situazione. Il nuovo caso, soprattutto, rischia di peggiorare ulteriormente la posizione dell’insegnante e sacerdote che da più di un anno e mezzo è stato trasferito in un’altra regione. La ragazza ha descritto situazioni del tutto simili a quelle raccontate dalla ragazzina che ha fatto esplodere il caso. La giovanissima aveva parlato, durante l’audizione protetta con la psicoterapeuta per raccogliere la sua testimonianza nella forma dell’incidente probatorio, di attenzioni morbose almeno in tre occasioni avvenute in una sala destinata alle attività ludico ricreative coordinate dal sacerdote. In una di queste occasioni, la ragazzina avrebbe chiesto al sacerdote di prometterle di smetterla, ma lui le avrebbe risposto di non poterglielo assicurare. Anche nella nuova denuncia si parla di abbracci molto stretti e carezze che sarebbero molto di più di semplici carezze. Nella nuova denuncia si parla di situazioni particolarmente imbarazzanti che la ragazza si sarebbe decisa a portare alla luce solo quando ha visto c’era un’altra presunta vittima. Il nuovo caso è finito all’attenzione del pubblico ministero Giorgio Bocciarelli che ha già chiesto il rinvio a giudizio per il sacerdote. L’udienza preliminare si terrà in gennaio. Presumibilmente, il nuovo caso potrebbe seguire un percorso parallelo se si trovassero riscontri al racconto della ragazza. Ovviamente in questo caso l’inchiesta è solo all’inizio e la Procura deve ancora istruire tutte le indagini.
La denuncia
Intanto si fanno più nitidi i contorni del primo caso. La famiglia della ragazza si sarebbe rivolta ai vertici della scuola religiosa già dopo le attenzioni dell’autunno del 2023. L’Istituto ha trasferito il sacerdote, che si è sempre difeso sostenendo di essere vittima di falsità e bugie, quasi subito e poi ha presentato denuncia ai carabinieri facendo partire le indagini, ma senza rendere pubblica la vicenda.
La rabbia dei genitori
Proprio il silenzio della scuola ha scatenato la rabbia e le perplessità delle famiglie degli alunni dell’istituto religioso che hanno chiesto spiegazioni. Come detto, ieri sera i rappresentanti dei genitori sono stati convocati per una riunione urgente con i vertici della scuola. I genitori si lamentano del fatto cdi essere stati lasciati all’oscuro su una situazione così pesante per un anno e mezzo. In molti hanno saputo della vicenda solo nei giorni scorsi e ora chiedono di sapere perché.
«Ci siamo mossi subito»
Dai vertici dell’Istituto religioso ci si trincera verso l’obbligo di riservatezza per rispetto delle indagini e si ricorda di essere subito corsi ai ripari: «Ci siamo mossi subito, non abbiamo saputo della denuncia». A lungo ieri la scuola aveva ventilato un comunicato ufficiale per spiegare la sua posizione, ma poi non è stato inviato nulla. Sempre i vertici fanno sapere che si è deciso di tenere il basso profilo: «C’è un’indagine in corso e non possiamo parlare di quello che è successo». Resta la richiesta di chiarezza da parte dei genitori degli altri ragazzi che stanno vivendo, comprensibilmente, ore di ansia e preoccupazione.
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