l'analisi

giovedì 11 Settembre, 2025

Trento, l’estate 2025 finisce al nono posto. «Stagione sopra la media ma meno calda delle precedenti»

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Rimane insuperato il record fermo al 2003. La città più calda si conferma Rovereto con massime di 38 gradi, con «percepiti» oltre i 40
Pioggia Trento

C’è da ringraziare il mese di luglio se l’estate 2025, in Trentino ha interrotto il trend di stagioni «caldissime», da record, per risultare, «semplicemente», calda. Nei giorni scorsi Meteotrentino ha sciolto la prognosi relativa al periodo estivo (che, per le statistiche meteorologiche, va dal primo giugno al 31 agosto) decretando come quella appena trascorsa sia stata «solo» la nona estate più calda a Trento città, dopo una lunga serie da podio, o quasi, che hanno insidiato il record tuttora fermo al 2003.

 

In città e nelle valli
La temperatura media (per il calcolo si tiene conto di tutte le ore del giorno) a Trento è stata di 23.7 gradi, di 1,6 gradi superiore alla media storica e di 1,2 gradi inferiore a quella del 2003. La città più calda si conferma Rovereto, dove si erano registrate le massime più alte (fino a 38 gradi, con «percepita» oltre i 40) che arriva a 24.6 gradi, quasi due oltre la sua media storica. Nelle valli, invece, la situazione più anomala è stata quella registrata a Lavarone, a quota 1.115 metri, con una temperatura di oltre due gradi rispetto la media storica.
Pioggia abbondante
Estate calda non significa necessariamente estate secca: anzi: nelle zone alpine un grado in più della media si rivela spesso carburante in più per i temporali. Lo si è visto, soprattutto, nel Trentino occidentale: a Tione, in particolare, sono caduti 435 millimetri di pioggia, oltre cento in più della media. Precipitazioni abbondante anche su Trento mentre, ad Est, a Lavarone, sugli Altipiani cimbri e a Cavalese, in val di Fiemme, le precipitazioni sono risultate leggermente inferiori alla media. Rispettata anche la statistica relativa ai giorni di pioggia: sempre Tione è la località che ne ha visti di più, ben 33, un terzo della stagione.
I dati di agosto
Sempre nei giorni scorsi, inoltre, Meteotrentino ha pubblicato il rapporto relativo ad agosto. A Trento, la temperatura media mensile di 23,5 gradi, pari a 1,1 gradi sopra la media storica.
La temperatura massima del mese, pari a 35,3 gradi, è stata toccata il 14 agosto, mentre la minima assoluta, 12,8 gradi è stata registrata l’ultimo giorno del mese. E anche agosto, come già giugno, è stato segnato da un lungo periodo caldo, l’ondata di Ferragosto che è durata, in realtà, dal 7 al 19 del mese. In particolare, segnalano gli analisti del centro meteo provinciale, è da evidenziare il numero consecutivo di notti tropicali, ossia notti dove la temperatura minima giornaliera è risultata superiore a venti gradi: ben 7 giorni consecutivi (dal 9 al 15) avvicinandosi al precedente record registrato dal primo all’8 agosto del 1971.
Alti e bassi
Nell’analisi stagionale, emerge come il mese di giugno, uno dei più caldi della serie storica (e sopra allo stesso periodo del 2003 in alcune località) abbia inevitabilmente spinto verso il caldo la stagione. Il mese di luglio, finito addirittura sotto le medie trentennali (cosa sempre più rara in estate) nonché il più freddo degli ultimi dieci anni, ha ribaltato la situazione. La già citata ondata di caldo di agosto, è risultata meno anomala di quella, lunghissima, che ha caratterizzato la seconda metà di giugno.
La situazione in Italia
Il Trentino, solitamente «hotspot» del cambiamento climatico (verso l’alto) è risultato, nel corso di quest’estate, «più fresco» rispetto al resto d’Italia. Una caratteristica che ha condiviso con il resto del Nordest. Proprio ieri, anche la società meteorologica italiana, ha fatto i conti stagionali, arrivando alla conclusione che l’estate 2025, con focus Italia, conferma il trend verso il riscaldamento stagionale. «Il trimestre giugno-agosto – scrivono i meteorologi di Smi — è risultato terzo più caldo nell’insieme del pianeta (+0,47 gradi), e quarto in Europa (+0,90 gradi) dopo le estati 2024 (record), 2022 e 2021. In alcuni Paesi, è stata l’estate più calda in oltre un secolo nel Regno Unito, terza in Francia, sesta in Svizzera, ottava in Austria.
Inoltre la stagione estiva è trascorsa in prevalenza secca (e con gravi incendi forestali) in Europa occidentale e meridionale, fino ai Balcani e al Mar Nero, nonché su parte della Scandinavia. Sotto media, poi, la superficie di entrambe le banchise polari. Tuttavia il ghiaccio marino artico (-7% di area rispetto alla media, in agosto) all’avvicinarsi del minimo stagionale di estensione atteso nel corso di settembre resta lontano dal minimo storico del 2012». Tutti indizi che fanno pensare che siamo ben lontani da una «svolta». La stagione più «umana» in Trentino, specie nella seconda metà, è stata, probabilmente, frutto del caso.