l'indagine
venerdì 29 Dicembre, 2023
Trento, la Corte dei conti chiede un rimborso di 5,5 milioni a funzionari di alto livello della Regione
di Redazione
La magistratura contabile contesta presunte irregolarità nella digitalizzazione e nel sistema informatico degli uffici catastali
Cinque milioni e mezzo di danno erariale. È quanto chiede la Corte dei conti di Trento a 19 tra ex ed attuali alti funzionari e cariche della Regione Trentino Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano.
La magistratura contabile contesta presunte irregolarità nella digitalizzazione e nel sistema informatico degli uffici catastali e del catasto della Regione. Secondo la procura erariale il gruppo di lavoro non avrebbe rispettato la procedura di approvazione dei programmi annuali e dei premi, reagendo solo dopo le segnalazioni della Corte dei conti.
Secondo quanto riferisce Salto, la mancata verifica della proporzionalità dei mandati è stata evidenziata per quattro anni nelle relazioni annuali della Corte dei Conti. Il danno finanziario stimato è di 5.471.771,64 euro, e la Procura chiede il rimborso dilazionato in base alle responsabilità individuali.
Tra gli indagati anche alcuni funzionari trentini, anch’essi membri del gruppo di lavoro. Sono Robert Revolti (297.605,05 euro), Sabrina Poli (271.219,65 euro), Alberto Ravelli (187.420,59 euro), Cristiana Pretto (158.768,17 euro), Luca Comper (89.620,91 euro), Iole Manica (53.660,60 euro), Michele Fantini (50.611,33 euro), Licia Ravelli e Diego Castelli (48.583,71 euro a testa), Franco Beber (30.047,78 euro a testa), Flavio Margonari (20.563,55 euro), Roberto Sartori e Fabrizio Russo (13.547,88 euro a testa).
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