Il progetto

martedì 28 Ottobre, 2025

Trento, ecco come sarà il nuovo Polo ospedaliero e universitario: 1.145 posti letto, 30 sale operatorie e 210 ambulatori

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I dettagli sono stati riepilogati ai primari, in un incontro all'ospedale Santa Chiara

Parte il percorso verso la sanità del futuro in Trentino: all’Auditorium del Centro Servizi Sanitari di viale Verona è stato illustrato il nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino (POUT), la nascita dell’Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino (ASUIT) e il Piano delle attrezzature sanitarie.

Si è svolto ieri pomeriggio un incontro con i primari Apss per condividere il progetto del nuovo ospedale trentino, alla presenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dell’assessore alla salute Mario Tonina, del dirigente generale del Dipartimento salute Andrea Ziglio, del direttore generale Antonio Ferro con il consiglio di direzione e del rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian.

Il presidente Fugatti ha sottolineato la strategicità dell’opera e la necessità di collaborazione tra tutti gli operatori sanitari. «L’obiettivo è coniugare il nuovo ospedale con la facoltà di medicina e il percorso dell’azienda sanitaria integrata territoriale. È un progetto innovativo che vuole essere attrattivo e funzionale a un sistema sanitario moderno», ha detto.

L’assessore Tonina ha evidenziato come la nascita dell’ASUIT rafforzi l’integrazione tra sanità e università, migliori la qualità dei servizi, attragga nuovi professionisti e valorizzi le competenze presenti: «Si tratta di un progetto unico in Italia, volto a rafforzare assistenza, formazione e ricerca e a rendere il nostro sistema più attrattivo».

Antonio Ferro ha ricordato che la nuova ASUIT partirà il 1° gennaio 2026 e ha annunciato il completamento della procedura progettuale nei primi mesi dello stesso anno. Il direttore generale ha presentato le nuove componenti del Consiglio di direzione di Apss, Rosa Magnoni e Denise Signorelli.

Il rettore Deflorian ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra università e sanità, fondamentale per formazione, ricerca e sviluppo del polo medico.

La vicecommissaria straordinaria Debora Furlani ha illustrato il progetto del nuovo POUT, con un investimento complessivo di 820 milioni di euro. Il polo sorgerà su 15 ettari in zona via al Desert e avrà 195.000 m² di superficie ospedaliera, con 1.145 posti letto (degenze, DH, terapia intensiva e letti tecnici), 30 sale operatorie, 7 sale interventistiche, 11 sale endoscopiche, 10 ambulatori chirurgici e 210 ambulatori vari e di riabilitazione.

La struttura ospedaliera sarà un green hospital, flessibile e sostenibile, con polo didattico di 10-15.000 m², un futuro polo della ricerca, una centrale tecnologica di 6.100 m², un nido aziendale e oltre 3.000 posti auto, di cui più della metà interrati. Confluiranno le strutture dell’ospedale S. Chiara, il poliambulatorio Crosina Sartori, Villa Igea e la Banca del sangue.

Andrea Ziglio ha presentato il disegno di legge per la costituzione dell’ASUIT, che integrerà sanità e università e disciplinerà governance, organizzazione e protocollo d’intesa tra Provincia e Ateneo. Tra le novità: direttori di struttura complessa nominati a seguito di concorso accademico, responsabile scientifico dell’Azienda, e un Comitato di indirizzo per garantire indipendenza e coerenza tra attività clinica, didattica e ricerca.

Il Piano delle attrezzature sanitarie, illustrato dal Servizio ingegneria clinica di Apss, prevede investimenti per 17,1 milioni di euro, di cui 9,1 milioni finanziati dalla Provincia e 2 milioni da fondi preesistenti. Dal gennaio 2024 a oggi sono state collaudate 2.571 apparecchiature per un valore complessivo di 28,9 milioni di euro. Il PNRR contribuisce con oltre 9 milioni per grandi apparecchiature, affiancati dai fondi PAT per complessivi 10,4 milioni e 1,3 milioni per l’allestimento delle Case e Ospedali di comunità.

Dal 1° gennaio 2026 partirà anche il contratto Global Service per la gestione delle tecnologie sanitarie a media e bassa complessità, con un valore complessivo di oltre 11 milioni annui.

Il nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino rappresenta dunque un investimento strategico per la sanità, la formazione e la ricerca, confermando il Trentino come modello di eccellenza e innovazione in Italia.