Economia
lunedì 30 Giugno, 2025
Trentino Sviluppo diventa catalizzatore di imprenditorialità locale. E lancia il maxi investimento per i poli di Scienze della vita, idrogeno e il collegamento sul Rolle
di Redazione
Bilancio solido (6,7 milioni di utile), riorganizzazione e progetti strategici sono stati al centro dell'assemblea dei soci per riepilogare le direzioni future

L’Assemblea dei soci di Trentino Sviluppo ha approvato il Bilancio d’esercizio 2024. Il documento contabile chiude con un utile di 6,7 milioni di euro, tra i più alti degli ultimi anni, un EBITDA di 6 milioni di euro, un valore della produzione di 25,7 milioni, una sostanziale assenza di debiti e un patrimonio gestito che ammonta a 1 miliardo e 114 milioni di euro. Con il presidente Giuseppe Consoli, il vicepresidente Albert Ballardini, il direttore generale Paolo Pretti, il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli e gli assessori provinciali competenti Roberto Failoni e Francesca Gerosa, si è parlato di numeri consolidati ma anche, e soprattutto, di prospettive future: dal nuovo posizionamento strategico della Società, sempre più finalizzata all’ascolto delle imprese e all’erogazione di servizi innovativi, al processo di riorganizzazione in atto, fino alle grandi progettualità legate alla realizzazione dei nuovi poli Idrogeno e Scienze della Vita. Ma anche del nuovo collegamento funiviario San Martino–Rolle e delle numerose attività di Trentino Film Commission che si estende alle imprese culturali.
«Tre le “parole chiave” che avevo sottolineato un anno fa – ha ricordato il presidente di Trentino Sviluppo Giuseppe Consoli – e che hanno rappresentato la “bussola” del nostro operare: solidità, sinergie, innovazione. Oggi inizia il nostro secondo anno di mandato che sarà caratterizzato dall’importante sfida della riorganizzazione e dell’implementazione del nuovo modello operativo di Trentino Sviluppo, volto a far conoscere ancora di più la società sul territorio e fuori, nonché a mettere le imprese al centro, attraverso l’ascolto proattivo dei bisogni e il redesign dei servizi».
Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli continua: «Il 2024 è stato un anno di cambiamenti per Trentino Sviluppo, durante il quale si sono gettate le fondamenta per portare a compimento una serie di progetti strategici, in primis i poli per l’idrogeno e le scienze della vita. Una volta completati questi due nuovi poli, ognuna delle quattro aree provinciali di specializzazione intelligente avrà uno spazio dedicato, con laboratori attrezzati e servizi ad alto valore aggiunto, dove anche le piccole e medie imprese potranno sperimentare e innovare per rimanere competitive su mercati in costante cambiamento».
L’assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni commenta: «I prossimi mesi vedranno l’avvio dei lavori per la realizzazione del collegamento funiviario San Martino–Passo Rolle, opera fondamentale per potenziare l’offerta turistica del territorio e in funzione di mobilità sostenibile. Non è mancato poi il sostegno alle stazioni di interesse locale, a beneficio dei ragazzi e delle famiglie, da Bolbeno a Bedollo».
Verso una nuova Trentino Sviluppo: piano strategico e modello operativo
Il 2025 è l’anno della messa a terra del riposizionamento della Società. Il percorso, che vedrà il suo completamento entro il 2026, mira a trasformare Trentino Sviluppo in un “catalizzatore di imprenditorialità” a servizio dell’ecosistema territoriale e degli stakeholder locali. Maggiore organicità, competenze, modelli innovativi, identità e sostenibilità sono le parole chiave che guidano questa trasformazione, basata su quattro direttrici: ammodernamento dell’infrastruttura dati, trasformazione dei modelli operativi, riposizionamento strategico e nuova strategia di brand.
Il Piano Strategico è stato frutto di un articolato percorso di ascolto dei portatori d’interesse locali, ad iniziare dalle imprese, e del benchmark con oltre 60 agenzie di sviluppo in Italia e all’estero. Tra le iniziative prioritarie inserite nella roadmap dell’implementazione ci sono la costruzione di un’interfaccia unica tra le imprese e Trentino Sviluppo, il rafforzamento dell’offerta sinergica alle imprese con soluzioni integrate tra servizi e asset immobiliari-finanziari, l’implementazione dei progetti strategici di sistema.
Per seguire le aziende nelle diverse fasi della vita, dall’insediamento alla crescita, passando per l’internazionalizzazione e lo sviluppo di progetti innovativi, è prevista l’istituzione della figura dei “Key Account Manager”, professionisti dedicati al rapporto “one to one” con le imprese e promotori di un approccio coordinato tra aree e servizi di Trentino Sviluppo. La nuova funzione di “Portfolio Management” permetterà poi di tradurre i feedback ricevuti dalle imprese e le informazioni raccolte dal tessuto produttivo trentino in proposte concrete di razionalizzazione e di innovazione rispetto a nuovi possibili servizi.
I nuovi Poli, ecosistemi innovativi
L’approvazione del bilancio è stata anche l’occasione per fare il punto sulle infrastrutture strategiche in fase di realizzazione a Rovereto, ovvero i nuovi Polo Idrogeno e Polo Scienze della Vita. Da tempo il Trentino sta spingendo per realizzare progettualità e investimenti sulle fonti rinnovabili. Il nuovo Polo Idrogeno, per il quale sono già stati stanziati 23,5 milioni di euro tra fondi europei PNRR (di competenza FBK) e fondi provinciali (competenza Trentino Sviluppo), vedrà la luce in zona industriale a Rovereto presso l’area Arcese, sarà gestito da Trentino Sviluppo e ospiterà il Centro Sustainable Energy di FBK, nonché nuove realtà imprenditoriali specializzate nel settore. Il Polo potrà contare su 15.500 mq di nuovi edifici tra uffici, laboratori e una testing facility esterna e coprirà cinque aree di sviluppo: energia verde e idrogeno, batterie avanzate, sistemi di monitoraggio e controllo, sensori e materiali innovativi. La prima fase dei lavori, finanziata da FBK con circa 6 milioni di euro (risorse europee PNRR), dovrebbe prendere il via tra fine 2025 e inizio 2026. La seconda fase, finanziata dalla Provincia tramite fondi assegnati a Trentino Sviluppo, ad oggi 17,5 milioni di euro, dovrebbe vedere l’avvio dei cantieri entro il 2026.
Un altro settore sul quale il Trentino intende investire è quello delle biotecnologie applicate alla salute umana, alla medicina e alla farmacia. Per attrarre e supportare ricercatori e startup legati a questi ambiti, con servizi lungo tutto il loro percorso di crescita, è stato pensato il nuovo Polo Scienze della Vita. Sorgerà anch’esso a Rovereto, nel compendio industriale “ex Ariston”. La nuova infrastruttura, nata dalla collaborazione tra Provincia, Trentino Sviluppo e Università di Trento, verrà realizzata con un investimento di circa 70 milioni di euro, di cui 38 milioni già stanziati. Inizio lavori stimato nel 2027.
È in fase di attuazione anche il percorso di rifocalizzazione e potenziamento di ProM Facility, che dei tre attuali ambiti di attività (soluzioni ad alto valore aggiunto, servizi, attività di formazione e ricerca) vedrà potenziato in particolare l’ambito “solutions” (ad oggi 60% del fatturato), ovvero il supporto integrato di know how e tecnologie per la creazione di nuovi prodotti o soluzioni tecnologiche. Questo comporterà un aumento dello staff tecnico e gestionale, importanti investimenti per adeguare il parco tecnologico alle più recenti tecnologie, ma anche l’introduzione di soluzioni ERP per la gestione delle attività, la centralità dell’Unità laboratori tecnologici nel modello operativo ed organizzativo di Trentino Sviluppo e il trasferimento nella nuova sede, disponibile a dicembre 2025.
Infrastrutture a servizio del turismo
Per il 2024, così come per gli anni a venire, l’intervento pubblico della Provincia tramite Trentino Sviluppo nell’ambito delle infrastrutture a servizio del turismo, ha seguito e seguirà una strategia ben precisa, volta da un lato a realizzare collegamenti funiviari in zone a forte vocazione turistica, in funzione di mobilità alternativa, sostenibile e del raggiungimento di una migliore accessibilità alla montagna. Dall’altra, prosegue l’impegno volto a sostenere le piccole stazioni “fuori mercato”, a bassa quota, considerata la loro particolare rilevanza come “palestre” per l’avviamento allo sci di bambini e ragazzi e per la pratica dello sci a prezzi contenuti per le famiglie.
Tra le progettualità più significative afferenti alla prima categoria, troviamo i lavori per il nuovo collegamento funiviario tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle. L’appalto integrato per la realizzazione dell’opera è stato assegnato nel febbraio 2024 per un valore complessivo pari a circa 54,7 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l’intervento è stata la cordata d’imprese guidata da Leitner, insieme a Collini Lavori, Misconel e Grisenti. L’avvio dei lavori è previsto per settembre 2025.
Tra le stazioni di interesse locale, spicca sicuramento il Centro Sci Bolbeno, con il nuovo impianto e l’ampliamento della pista. L’intervento di riqualificazione, reso possibile da un investimento di 6 milioni di euro finanziato da Trentino Sviluppo e dal Comune di Borgo Lares, ha previsto la realizzazione di una nuova seggiovia quadriposto, l’ampliamento delle piste e il rinnovamento tecnologico degli impianti. L’inaugurazione, avvenuta nel gennaio 2025, ha segnato un risultato particolarmente positivo: +30% di utenti e oltre 1.000 bambini iscritti ai corsi di sci, a conferma del ruolo strategico che le piccole stazioni rivestono nell’avviamento allo sport e nella promozione del turismo di prossimità.
Trentino Film Commission si apre alle imprese culturali
Nel 2024 Trentino Film Commission ha avuto un anno particolarmente fruttuoso, a partire dal successo internazionale del film Vermiglio di Maura Delpero, premiato a Venezia e selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar nella sezione miglior film internazionale. Nell’ultimo anno sono stati 18 i progetti sostenuti, 13 con anche la concessione di uno specifico finanziamento, per un totale di contributi pubblici erogati dalla Provincia attraverso il “Film Fund” pari a 1 milione di euro. Produzioni cinematografiche che hanno generato una spesa tripla sul territorio (3,3 milioni), grazie ai servizi locali richiesti dalle produzioni come alloggi, catering, trasporti e noleggio di attrezzature. Le giornate di riprese sono state 245, con una media di oltre 13.500 euro di spesa al giorno. I professionisti iscritti alla guida alla produzione di Trentino Film Commission sono 335, operano nel settore audiovisivo 52 imprese trentine e sul territorio provinciale ci sono 86 aziende che forniscono servizi di supporto all’audiovisivo. Il marchio Green Film, ideato in Trentino e che certifica e supporta le produzioni attente all’ambiente, ha raggiunto 116 richieste in Italia e all’estero.
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