Il report

venerdì 14 Novembre, 2025

Trentino, assunzioni in calo nell’industria: −190 posti nel 2024 mentre cresce solo il terziario

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Il rapporto Excelsior analizzato dall’Ispat segnala una frenata del settore industriale (−6,1%), a fronte di un lieve aumento nei servizi e in agricoltura. Una impresa su due fatica a trovare personale qualificato

Nell’ultimo trimestre dell’anno in Trentino sono previste 22.400 assunzioni, in linea con l’anno scorso. Il terziario e l’agricoltura crescono mentre l’industria registra un calo di 190 chiamate al lavoro. Inoltre, un’impresa su due dichiara difficoltà nel reperimento di personale qualificato. Queste le stime del rapporto Excelsior della Camera di Commercio su cui si basa anche la nuova analisi dell’Ispat sulle tendenze occupazionali in Provincia.
Il report Ispat si basa sulle sole assunzioni previste nel terziario e nell’industria, che sono 21.720, in leggero calo rispetto al 2024 (-0,5%).
Si parla di 2.940 entrate previste nella manifattura e 18.790 nei servizi. A queste si aggiungono le 670 assunzioni previste nel settore primario, che non sono però conteggiate dall’Ispat. È proprio l’agricoltura, però, a crescere maggiormente, con 150 assunzioni in più rispetto all’anno precedente, 50 solo nel primo mese. I servizi crescono poi di 70 unità, corrispondenti allo 0,4%, mentre l’industria registra una frenata piuttosto decisa, pari al 6,1% (190 chiamate al lavoro, appunto). Un segnale di come le ordinazioni siano calate e anche di come le aziende del settore vivano un periodo di difficoltà a causa dell’incertezza geopolitica e dei dazi. Per quanto riguarda il settore secondario, la maggior parte delle assunzioni, 1970, si concentrano nella manifattura, mentre le restanti 970 interessano l’edilizia. per entrambe prevale la richiesta di operai specializzati. Nella manifattura il 66% delle assunzioni è a tempo determinato, il 6% è costituito da apprendistati e il 28% è a tempo determinato. Nelle costruzioni il 64% degli impieghi sono temporanei, il 20% stabili e il 16% sono apprendistati Passando al terziario, poi, il 58% dei nuovi ingressi riguardano turismo e ristorazione. In partivcolare sono richiesti 4.300 camerieri, 3.600 cuochi, aiuto cuochi e commis e 2.080 addetti alle pulizie.
Seguono commercio e servizi alle imprese con richieste concentrate su logistica, addetti alle vendite per i negozi al dettaglio e addetti alle pulizie. Nel turismo l’81% dei contratti sono a tempo determinato, il 9% sono apprendistati e altri contratti e il 10% contratti a tempo indeterminato. Nel commercio le cifre sono rispettivamente il 73%, il 5% e il 22.
Considerando la dimensione delle imprese, il grosso delle assunzioni si concentra nelle aziende più piccole. Infatti 16.160 degli ingressi totali nel trimestre interessano aziende con meno di 50 addetti. A queste si aggiungono 3.301 assunzioni previste da impresa tra i 50 e i 250 addetti e 2.259 previste da imprese con più di 250 addetti.