la reazione

mercoledì 11 Giugno, 2025

Tragedia sul lavoro a Castelfondo, il cordoglio della Cgil: «Settore particolarmente pericoloso, servono prevenzione e formazione specifica»

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In Trentino, ad oggi, sono 3 le morti sul lavoro accertate da Inail. I sindacati: «Inaccettabile»

Ennesima morte sul lavoro in regione, la seconda in meno di un mese in Trentino. A perdere la vita oggi al confine tra la provincia di Trento e quella di Bolzano, in alta Val di Non, Othmar Weger, 65 anni, operaio di una ditta altoatesina che operava nell’ambito dei lavori di sistemazione su un sentiero boschivo.

«Siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro in un settore purtroppo particolarmente a rischio – ammette con sconcerto Manuela Faggioni responsabile per la salute e la sicurezza della Cgil del Trentino -. Già dai tempi di Vaia come sindacati abbiamo sollecitato proprio per questo settore un impegno straordinario su prevenzione e formazione specifica e, con certezza, posso dire che una parte delle somme delle sanzioni alle aziende sono state destinate ad un potenziamento delle azioni preventive e formative. Ad oggi non sappiamo se il progetto ha prodotto azioni concrete. Quel che è certo è che nel boschivo gli incidenti, proprio per la particolarità delle condizioni di lavoro e la complessità di molte operazioni sono particolarmente gravi e conducono a gravissime menomazioni e nei casi più drammatici alla morte, come accaduto oggi. Resta per noi inaccettabile che di lavoro si continui a morire e che non si riesca ad incidere in modo significativo sulla riduzione degli infortuni. Per questa ragione accanto a maggiore prevenzione non ci stanchiamo di chiedere anche maggiori controlli».

In Trentino nei primi 4 mesi dell’anno le denunce di infortunio all’Inail sono state 3.048, in linea con l’anno precedente. Tre, ad oggi, le morti sul lavoro accertate da Inail.

In Alto Adige, invece, tra gennaio e aprile le denunce di infortunio sono state 5.124 rispetto alle 4.654 dello stesso periodo del 2024. Sei le persone che hanno perso la vita sul lavoro.

Cgil del Trentino e dell’Alto Adige sollecitano che vengano fatti nel più breve tempo possibile tutti i necessari accertamenti per verificare le dinamiche di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. Le due confederazioni esprimono tutta la loro vicinanza alla famiglia della vittima.