Giudicarie

sabato 2 Agosto, 2025

Tione boccia la proposta di cambiare il nome a via Italo Balbo: «Costa troppo e ci sarebbero problemi con la geolocalizzazione»

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La scelta del consiglio comunale (con astensione). La proposta era nata dall'Uaar, l'unione degli atei e agnostici razionalisti

A Saone, frazione del Comune di Tione di Trento tagliata in due dalla statale del Caffaro, c’è una strada dedicata al gerarca fascista Italo Balbo. La cosa, assurta agli onori delle cronache alcuni anni fa, è tornata alla ribalta lunedì sera nell’aula del Consiglio comunale di Tione, quando l’opposizione ha avanzato una mozione per cambiare il nome della via, sostituendolo con quello di alcuni esperti di storia locale. Proposta che la maggioranza ha deciso di non condividere, astenendosi e facendo quindi naufragare l’istanza, con conseguente corollario di polemiche.

 

Una strada «storica»
Via Italo Balbo è presente a Saone ormai da parecchi anni, essendo stata probabilmente intitolata al quadrumviro durante il ventennio e da allora mai cambiata. Il problema è che Balbo, fascista della prim’ora, è stato figura a dir poco controversa della storia italiana. Ad esempio, da segretario del fascio di Ferrara, risultò tra i maggiori sostenitori delle camicie nere, con tutto il carico di violenza, intimidazioni e omicidi di cui queste formazioni si resero responsabili negli anni ’20 del ‘900. In generale Balbo rimase sempre un fervente sostenitore di Mussolini e del fascismo che aveva contribuito a radicare e diffondere nel Paese. A fronte di questi fatti, i sostenitori dei meriti di Balbo sottolineano le sue imprese aeree, con le due traversate oceaniche che realizzò da ministro dell’aeronautica, che lo resero celebre anche negli Stati Uniti, e soprattutto il fatto che egli si pose in contrasto con le leggi razziali del 1938, rifiutando l’antisemitismo che stava prendendo piede nel regime nel periodo precedente alla seconda guerra mondiale. Insomma, una vicenda umana non facilissima da inquadrare in uno schema a due colori, che ancora oggi dà adito a discussioni.

 

La richiesta dello Uaar
Sia come sia, l’intitolazione a Balbo di una via di Saone divenne di dominio pubblico nel 2021, quando il responsabile trentino dell’Unione atei agnostici e razionalisti (Uaar), Alessandro Giacomini, decise di scrivere una lettera aperta al sindaco di Tione, Eugenio Antolini, chiedendo la rimozione del toponimo. Antolini all’epoca rispose di non avere preclusioni di sorta e che avrebbe valutato la cosa nel momento in cui questa gli fosse stata posta formalmente. Quel momento è arrivato lunedì scorso, durante il Consiglio comunale, quando la minoranza ha avanzato una proposta di mozione per cambiare il nome della via di Saone, sostituendolo con l’intitolazione a Paolo, Ezio e Silvia Scalfi, tre esperti di storia locale originari proprio del Comune di Tione. Tentativo andato a vuoto, perché la maggioranza ha ritenuto di astenersi, facendo così mancare i voti necessari a rendere cogente l’atto.

 

La minoranza: «Occasione persa»
«Pensavamo ci fossero meno difficoltà da parte della maggioranza ad approvare una mozione pensata per cambiare il nome di una via intitolata a un gerarca fascista – spiega il capogruppo della minoranza Tionese, Michele Oss – loro hanno addotto ragioni burocratiche, giustificare il mancato sostegno alla mozione, mentre per noi era una questione anche politica, unita alla volontà di dare un’immagine diversa a una via importante di Saone, slegandola da un passato per noi oscuro, da non ricordare con deferenza. Avevamo suggerito che si desse uno spazio a figure come gli storici locali Paolo, Ezio e Silvia Scalfi, che con le loro opere hanno dato lustro alla comunità, ma purtroppo non è stato possibile trovare un accordo in questo senso».

 

Il sindaco: «Evitati disagi pratici ed economici»
Per il sindaco di Tione, Eugenio Antolini, la questione non ha alcun risvolto politico ma solo tecnico: «Per prima cosa va precisato che non abbiamo votato contro alla mozione della minoranza – mette in chiaro il primo cittadino – ci siamo semplicemente astenuti, e, mancando la maggioranza dei voti l’atto non è stato approvato. C’è una differenza tra astensione e voto contrario, ed è bene sottolinearla. Quanto alle ragioni di questa decisione, sono essenzialmente tecniche. Siccome via Italo Balbo è a Saone ormai da parecchi anni, abbiamo ritenuto fosse importante evitare disguidi alla popolazione e problemi, anche economici, alle aziende, senza contare le criticità cui si sarebbe andati incontro con le geolocalizzazioni. Detto questo, pur nella libertà di ciascuno di fare politica come ritiene, a mio avviso ci sono questioni un pochino più pressanti da affrontare rispetto al cambio di nome di una via. Siccome ho dovuto leggere cose anche piuttosto sgradevoli in questi giorni – termine la riflessione del sindaco – concludo ricordando che io non sono mai stato fascista e non ho mai nemmeno avuto in tasca la tessera dell’Msi».